martedì 3 novembre 2009

Son stato io, e con una mano sola

Ho intasato il blog. Con un nome cosi' e' bastato tirare la corda: prima un messaggio che mi era sparito, perduto non so' come mentre scrivevo, finito di soppiatto nelle bozze, dove Claudio l'ha stanato (tranquilli, l'ho accis').
Inferocito per cotanta perdita, ne ho sparato subito un altro un paio di volte riuscendo, non senza destrezza, a fare uscire le due copie una prima e una dopo "Le primarie" di Franz Le Vieux. E cosi'ho fatto secco il blog.
Gherardo io posso solo ascoltare: non ne so molto. Allargare l'arena ai non politici - di per se' un'ottima idea - pareva pero' significare per il Cav., almeno finche' ero in Italia, metterci i suoi impiegati: gente a stipendio nei suoi business privati. Beh, non e' proprio l'ideale. Se le puttane non son serve, e non son sceme, io non ho niente in contrario. Ma forse sono a stipendio pure loro.
Mah, buona fortuna.
Francesco, in che cosa si traduce oggi la cultura "socialista" della sinistra? Mi pare sia il nocciolo della questione. Socialista, socialista, come se nulla fosse successo non mi pare proponibile. E se non e' quello, che e'? Ci sono delle parti della cultura socialista che sono sopravvissute all'impatto? Probabilmente si'; non so.
L'attivita' politica in Italia, secondo un detto popolare montevarchino, "pare la macchina del Fossombroni: tutta la forza va' negli ingranaggi". Se poi ci si aggiunge tutto, fino alla gente che discute, nei bar, nei blog, ecc., l'energia spesa basterebbe a far fronte al consumo energetico e qualcosa avanzerebbe, che si potrebbe vendere ai francesi. Il risultato di tutto questo trambusto e' sorprendentemente poco.
Nipotine bellissime; complimenti.
State bene e tenetemi di conto il vitello grasso.
Jac

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