lunedì 23 novembre 2009

Perpetuare la Crisi

Sul Corsera di oggi il Prof. Giavazzi si interroga su...finanza e Casinò. Il problema non è di adesso. Opzioni, derivati et similia sono contratti aleatori, tipici della scommessa, di cui seguono gli indirizzi codicistici. Quando si diceva "giuocare" in borsa, si diceva qualcosa di molto vero. Il Trading Addiction è ormai una dipendenza come le altre.

Nei contratti aleatori, funzione essenziale è l'arbitraggio, cioè la possibilità di chiudere un'operazione anzitempo, lucrando il vantaggio, o riducendo la perdita se la "scommessa" sta andando verso la sconfitta. Tutto lecito e regolare. Ma, per arbitraggiare, occorre detenere gli estremi della scommessa, per poterla piazzare in senso opposto. Se tu quella scommessa l'hai ceduta, cioè non ne sei più titolare, questa possibilità scompare. Quindi se sei un potente operatore finanziario, all'ingrosso, non accetti scommesse: il tuo profitto nasce subito in fase di progetto e ti deve essere riconosciuto quando lo vendi agli intermediari (banche commerciali). Queste, a loro volta, mollano al dettaglio il rischio della scommessa, in più imponendo un costo all'acquirente. E' questo sistematico trasferimento di rischi a chi non sa e non può proteggersi, che ha fatto sembrare un'eldorado l'ultimo decennio. Tutti hanno guadagnato commissioni e bonus ora, differendo il momento della verifica se le operazioni erano davvero buone. Questa finanza così banale da applicare il modello "chi vivrà vedrà" non necessita davvero di tutti i megaprofessori che ci si affannano accanto, basterebbe un ragioniere a cui dire: "caro Rag. mi sconti una bella cambiale da 100mila miliardi a 10 anni, che se poi non ce la si fa, la si rinnova, ovvia !!" La banca incassa subito lo sconto e fa conto economico, parcellizza l'importo a rischio e lo distribuisce ai nesci..." Quando l'emittente risulterà insolvente, eh, lo Stato provvederà, cioè i nesci (noi nesci per esser chiari), che saranno beatamente fottuti due volte.In fondo, solo di questo si tratta....E' una grandissima crisi fatta da persone ed istituzioni davvero piccole.

Valete tutti.

Claudio

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