venerdì 25 giugno 2010

Ohi, ohi che botta, eh?

Ormai da giorni vengo crecefisso per le umiliazioni dell'arrogante Italia calcistica ai Mondiali. Vi immagino in lacrime.
Viceversa, a me il calcio non ha mai rubato il cuore e il Bel Paese allo stadio ancora meno.
Mi sono prestato ai primi lazzi, per cortesia verso il paese che mi ospita e non ho avuto problemi a complimentarmi con lo sparuto manipolo di abitanti di questa isoletta per il prestigioso pareggio.
Quando dopo la Slovacchia son cominciate ad arrivare le condoglianze, ho sentito il dovere di far presente che non tutto il male vien per nuocere, dal momento che al trauma sportivo sarebbe certamente seguita La Rivoluzione.
Ca ira
Jac

mercoledì 23 giugno 2010

E qualche altra precisazione ancora

Non ho detto che si tratti di andare verso consumi sostenibili; ho detto che la presente globaleconomy non e' sostenibile, che non vedo ipotesi sostenibili che non richiedano consumi piu' prossimi al necessario - il che fa secco il sistema attuale d'un sol colpo, visto che e' basato sull'eccitazione (spasimo?) dei consumi - ho detto che per ora non ho notizia siano state fatte grandi scoperte circa come vivremo; ho detto che francamente non ne ho idea.
Vorrei aggiungere che non sono poi cosi' ottimista circa la lezione che l'umanita' dovra' prendeere prima di imparare: qualunque azione di qualche impatto sull'ambiente richiede efficienti enti decisionali e attuativi internazionali.
Basta un'occhiata alle condizioni di partenza, oggi, per esser presi dall'ansioso quesito se ci sara' il tempo necessario per mettere d'accordo capi e capetti di un globo ancora assai frammentato, tra i quali abbondano lupi mannari, integralisti e pagliacci vari.
Tutto avverra' in zona Cesarini, quando ci pigliera' il panico, cioe' tardino assai. Ci sta che con coi piu' restii a conformarsi a standards accettabili alla fine ci vogliano anche un paio di manate.
A suggerire finanziamento anti inquinatorio dagli inquinatori era Roberto. Mi pare un'ottima idea. Che qualunque progetto e gestione (semi)sostenibile abbia un costo e' ovvio. Non mi parrebbe improponibile che a questo costo debba attivamente contribuire chi beneficia, in ricchezza e/o godimento dell'appropriazione di una risorsa comune, l'ambiente, che oggi non e' piu' infinito e immortale com'era anche solo poco tempo fa.
Gherardo, l'idea liberista che meno tasse = piu' acquisti+piu' investimenti(= piu' consumi?)= piu' business e stiamo tutti d'incanto, e' una favola bella. Ho smesso di credere al moto perpetuo subito dopo babbo natale.
In realta', come dice Franz Le Vieux, la salute dell'economia dipende da equilibri complessi di fattori diversi, ed e' esposta a fisiologiche non indolori contrazioni, spesso di origine imperscrutabile.
Il mio discorso si confonde, come giustamente dici, Franz, perche' cerco di tacitare nella testa l'utopia del buon senso comune, questo sconosciuto, per cercare di immaginare quali siano gli obbiettivi raggiungibili, che mi sembra piu' utile, anche se per far questo occorre pensare in termini che non sono i miei e che spesso non riesco proprio ad apprezzare.
Jac

Tasse (e manovra fiscale)

Qualche piccola precisazione
- Come avevo scritto, non difendevo ne offendevo la teoria del passaggio di una piccola parte delle tassazione dal Reddito al Consumo. Ho semplicemente espresso (da inesperto) su quale base si giustifica, ammesso sia giustificabile
- Successi e fallimenti di Politiche Economiche vanno valutati nel contesto economico, storico, politico ecc ecc in cui sono stati attuati. Per assurdo la Tassa sul Macinato, dimostratasi sbagliata al suo tempo, potrebbe essere anche la soluzione giusta di oggi, cambiato il Macinato di ieri nel Macinato di oggi (non lo penso ma faccio per ribadire l’assoluto aspetto teorico del ragionamento)
- I Dipendenti Statali, secondo le medie statistiche (compresa quella del pollo), sono coloro che hanno beneficiato dei maggiori aumenti percentuali negli ultimi anni e quindi ….. una manovra che ristabilisca un precedente equilibrio dovrebbe operare proprio lì !
- Lo Stato non può chiedere/imporre all’Azienda Privata XY di bloccare per n anni aumenti economici ai suoi dipendenti, lo può chiedere/imporre solo al proprio interno (Aziende Pubbliche)
- Last but not least …. per ridurre la percentuale dei costi statali sul PIL non serve diminuire/limitare i costi delle Imprese Private bensì quelli delle Imprese Pubbliche (alias i costi di personale dei Dipendenti Pubblici)
- Overall : Si potevano aumentare le tasse, o diminuire (intendo non incrementare per un certo tempo) i costi dello Stato. Per certo questa seconda soluzione è meno dannosa allo Sviluppo Economico del Paese !

Personalmente io mi ritengo oggi un “Dipendente dello Stato” nel senso che i costi del mio mantenimento sono a carico dello Stato, anche se per ottenere ciò io ho versato un importo globale (contributi attualizzati per 35 anni) di cui oggi percepisco di pensione molto meno dei soli interessi legali sul capitale versato ed il Banco, alias lo Stato, ha vinto comunque il Capitale (ma trattandosi di un Sistema Assistenziale qualcuno deve pagare anche le pensioni di chi ha versato poco o non ha versato niente, la cassa integrazione di chi ha perso il lavoro, le pensioni di invalidità, and so on).
Chiudo dicendo che il dipendente statale (alias pensionato) scrivente, oltre a prendere oggi di pensione netta meno di quanto prendeva quando è andato in pensione il 1° gennaio 2005 evidentemente del precedente pollo della Statistica non ha neanche ciucciato gli ossi, se avesse vissuto in qualsiasi altro decente paese cosiddetto occidentale, oggi avrebbe di pensione (o assicurazione pensionistica) molto più del doppio di quanto percepisce in Italia.

Gherardo

PS (a proposito di evasione)
- Delle ultime sei spese effettuate in Italia i due giorni prima di partire per Ithaca, una sola mi ha dato lo scontrino e gli altri cinque hanno brutalmente evaso sia IVA che IRPEF sul reddito (parlo di importi da un minimo di 5 ad un massimo di 350 €uro).
- Ho cercato in Internet come fare per denunciarli ma …… ho poche possibilità perché avrei dovuto prima chiedere io espressamente lo scontrino, poi sollecitarlo di fronte a testimoni e solo dopo, se non rilasciato, avrei potuto denunciarli.
- Informatevi come funziona in USA e poi sarà chiaro perché in USA (come in moltissimi altri paesi) il problema evasione non esiste, o quasi !
- Qui ad Ithaca (anche in Grecia esiste il demenziale sistema degli scontrini che, in alternativa all’accertamento presunto, consente di evadere alla barba degli onesti) pochi rilasciavano scontrini fino allo scorso anno, e quest’anno lo rilasciano tutti !

martedì 22 giugno 2010

Complicati interventi fiscali

Non capisco bene né Jacopo, né Gherardo. Forse intendo meno peggio Jacopo. Si parla di situazioni ideali in cui la leva fiscale è un effettivo strumento di economia politica (tu tocchi un'aliquota, e qualcosa si produce nel campo di consumi e investimenti: USA, GB, NZ, Germania). In Italia, i fili che collegano le leve fiscali alla realtà sono assai lasche: lo dice anche Gherardo. Di qui una vecchia idea idea della destra italiana: torniamo alle accise (cioè le imposte indirette). Ma la tassa sul macinato, Gherardo, affamò mezza Italia... e una metà socialmente ben identificata. Una delle condizioni perché il fisco funzioni è che appaia equo. Ad esempio: il difetto della manovra dell'attuale governo italiano non è che sia pesante per il pubbligo impiego: è che lo è solo per esso.
Non voglio dire che l'evasione fiscale, in Italia, è concentrata solo presso i ricchi furbi: ci sono anche le classi medie e medio-basse furbe (terreni, case, artigianato, negozietti. Ciò complica le cose.
Ad un certo punto, il discorso di Jacopo si confonde. D'accordo con lui che si tratti di andare verso consumi ecologicamente sostenibili. Ma non mi pare ci sia abbastanza consapevolezza delle condizioni necessarie per una tale politica, né delle sue conseguenze demografiche. Arriva una crisi mondiale come l'attuale e tutti si rimettono a pensare in termini di espansione dei consumi e degli investimenti. D'accordo: stavolta, per merito dei tedeschi e degli americani, si parla anche di disciplina finanziaria globale. Ma il discorso resta tradizionale. Bisogna mandare avanti un giochino di mercato per 7.5 miliardi di persone, dopo tutto.
Jacopo, forse, evocava un modo di finalizzare l'efficienza fiscale al cambiamento del modello dei consumi. Eccellente: ma la mafia non ha esitato e convertire parte dei propri investimenti sull'energia eolica.
E' tutto molto complicato. Ho paura che l'Umanità non si risparmierà un lungo e severo periodo di apprendimento di come funziona realmente il giochino, oggi; e di quali chiavi fondamentali si possa disporre per cambiarlo.
Perdonate anche l'ignoranza di questo autore.

francesco vecchio

venerdì 18 giugno 2010

MALAGIUSTIZIA

Mi sono capitati due libri di rapida lettura che vi consiglio:

TOGHE CHE SBAGLIANO (Claudio Defilippi e Debora Bosi – Aliberti Editore)

DIFENDIAMOCI DALLA MALAGIUSTIZIA (Giuseppe Centrone – L’Airone Editore)

Non hanno niente a che fare con le attuali diatribe politiche né con posizioni berlusconiane e/o anti-berlusconiane.
Si tratta di rendersi conto in mano a chi siamo (Magistratura, Forze di Polizia ecc ecc)

Gherardo

mercoledì 16 giugno 2010

Da Ithaca

Sono partito il 2 giugno e mi sono collegato al blog solo oggi (non mi sarebbe difficile leggerlo ma mi è difficile scriverci). Leggo quotidianamente la posta !


Giustificata la mia latitanza esprimo una mia opinione personale (non so niente di serio di Economia) in relazione alla variazione del mix di imposte con parziale e piccolo passaggio dal Reddito al Consumo.


Si presume che la fascia bassa paghi poche tasse o niente (intendo i poveracci), che la fascia media (medio-bassa e medio-alta) paghi le tasse, spenda quanto gli serve e metta da parte qualcosina, che la fascia alta paghi le tasse, spenda quanto gli serve e metta da parte un bel po’ (ho detto “si presume” perché ciò avviene probabilmente in NZ dove l’evasione non è quella italiana).


Passando una piccola parte delle tasse come ha descritto Jac (Reddito a Consumo) dovrebbe/potrebbe far succedere quanto segue (partendo dalla situazione sopra ipotizzata):

- fascia bassa seguita a pagare poche tasse o niente

- fascia medio-bassa seguita a pagare le stesse tasse, spende quanto gli serve (che è aumentato di poco) e non mette da parte niente (in sostanza paga qualcosa in più di tasse)

- fascia medio-alta paga qualcosa di meno di tasse, spende quanto gli serve (che è aumentato di poco) e, avendo un avanzo maggiore, compra qualcosa in più

- fascia alta paga meno tasse, spende quanto gli serve (che è aumentato di poco) e avendo un avanzo assai maggiore, compra molto di più, investe in nuove “Imprese” e mette da parte un bel po’


Confrontando prima e dopo, sono aumentati sia i Consumi che gli Investimenti e da questo deriva il miglioramento della Economia tramite un circolo virtuoso !

Non sto difendendo (né offendendo) l’ipotesi descritta, ma mi sembra …. semplicemente plausibile.

Eventualmente, per fare la verifica, provate a fare il processo opposto (tasse da Consumo a Reddito), a mio parere si innesca in modo abbastanza evidente un circolo vizioso (dimostrato, più o meno, per assurdo !).


Ne ho parlato ieri con le foche monache che vivono ad Atokos (un isoletta a 15 minuti di barca da casa mia) ma non hanno capito: vanno assolte ….. sono greche !

Gherardo

martedì 15 giugno 2010

Il gioco del prigioniero

Concordo per grandi linee con quanto detto nell'emisfero di sotto: E probabilmente è daccordo anche Gherardo.
Ma allora dove stanno le differenze?

Conoscete il gioco (o dilemma, o enigma) del prigioniero ? Chi lo conosce meglio lo spieghi (Gigi ?).
Provo a riassumerlo come meglio lo ricordo.

Tre prigionieri si trovano nella condizione di dover scegliere fra salvare la propria vita a scapito di quella degli altri, o salvarsi tutti insieme.
Se tutti e tre scelgono la seconda soluzione c'è la salvezza per tutti.
Se solo uno sceglie la prima soluzione c'è la salvezza solo per lui.
Se tre scelgono la prima soluzione, non si salva nessuno.
Se in due scelgono la prima soluzione non ricordo e fate voi...

Ma il concetto di fondo è che se uno solo o pochi fanno i furbi, migliorano la propria situazione a scapito degli altri. Ma se tutti imparano a fare i furbi va male per tutti.
Provate a pensarlo in grande:
è bello avere un suv se non ce l'hanno gli altri .. Ma la Terra non è in grado di sostenere una popolazione mondiale dove tutti hanno un suv.
E cosi' via potete divertirvi con esempi del genere.

Il cucculo sfrutta il nido degli altrti uccelli ed è piu' furbo. Ma se aumenta la popolazione dei cuculi, diminuisce in proporzione quella degli uccelli che costruiscono i nidi. Ecco che allora diminuisce anche la popolazione dei cuculi.

Mi aspetterei quindi un andamento 'pendolare' fra destre e sinistre al potere.
Mi sembra di capire che in Nuova Zelanda funziona piu' o meno cosi'.
Il difetto quindi è soprattutto italiano e in particolare della sinistra italiana che non sa fare bene il suo mestiere.
Lascio il commento agli interventi altrui.

Valete

Roberto

sabato 12 giugno 2010

Da qua sotto uno squillo risponde

Difficile non essere d'accordo con te, Rob, malgrado io marxista non sia. Si puo' aggiungere, senza capirci un cazzo di globaleconomy, che aumentare le tasse sui consumi, lo dice la parola stessa, potrebbe comprimerli. L'economia global e' tutta basata sul consumo e avra' da annaspare un po' per riorganizzarsi in maniera environmentally sustainable; si spera i tempi del singulto economico presente siano piu' brevi. Magari si poteva aspettare un paio d'anni prima di fare lo spostamento di tassazione dal reddito al consumo che hanno fatto qui, giusto o sbagliato che sia.
In materia di tasse, vivere in un paese dove indipendentemente da chi comanda i soldi non vengono arrubati, ma amministrati cambia tutto. E in questo senso qui non apprezzo la taccagneria di chi ha votato a destra per il canto di sirena dello sgravio: visto che le tasse vengono spese bene, non starei a far tanto i pidocchi.
Aggiung0, continuando sull'esempio NZ: quando dieci anni fa i Labour introdussero una fascia di tassazione in piu' sui redditi piu' alti, da destra si obbietto' che questo avrebbe incrementato il gettito in misura trascurabile. Se 1+1=2 ancor meno voti la destra si sarebbe comprata oggi abolendola. In realta' era la ciliegina sulla torta della diminuzione della tassa sul reddito a sfumare verso il basso e ha incontrato i favori di un elettorato a reddito medio, che non avrebbe direttamente beneficiato della cosa. Il messaggio era per loro: datevi da fare e avrete piu' intatti i benefici del vostro impegno. Motivazione personale. Hanno vinto le elezioni; evidentemente non hanno suonato al campanello sbagliato.
Piu' in generale, la destra sembra avere dalla sua una lettura della realta' piu' obbiettiva, meno viziata da pregiudizi ideologici: non siamo tutti uguali, non ci vogliamo poi tutto questo bene. La sinistra cinguetta di fraterni abbracci; quali? Se il realismo debba prevalere sul sogno non so. Immagino dipenda dai periodi; di questi tempi comunque sogni paiono essercene pochi e forse la sinistra potrebbe cominciare a reinventarsi ripulendo gli occhiali dalla polvere del tempo.
Non consiglierei comunque, per mancanza di idee, di esser tentati di copiare e battere la destra al suo gioco, mhhh...

Jac

venerdì 11 giugno 2010

E tasse siano...

Visto che qualcuno si è fattto vivo parlando di tasse nell'altro emisfero, diro' quello che penso delle tasse in generale.

In genere le destre sono orientate a diminuire le tasse, come obiettivo prioritario.
Viene preferita almeno come obiettivo la 'flat tax', ciooè un'aliquoita unica, piatta, uguale per tutti, anzichè aliquote differenziate e crescenti.. La soluzione è tanto migliore quanto piu' si possiede.

L'esempio piu' riuscito ed esemplare di spostamento di tasse verso i consumi in Italia fu, a suoi tempo, lo tassa sul macinato, cioè sul grano che veniva portato a macinare ai mulini.
Graziea questa tassa ingegnosa, la destra storica di Quintino Sella, riusci' a far pagare una tassa anche a chi faceva solo scambi in natura e di fatto non usava mai denaro. E ottenne il pareggio del bilancio dello Stato. Splendido.

Spostare la tassazione verso i consumi, diminuendo le aliquote, significa far aumentare le imposte indirette, come l'iva in Europa e il GST in Nuova Zelanda.
Magari l'iva in Italia fosse solo al 15 per cent¨! Comprare qualunque prodotto costerebbe il 5 per cento in meno. In questo momento sono in Svizzera, dove l'iva e' all'8 per cento.

Tassare di piu' i consumi al fine di farli diminuire a beneficio dell'ambiente ? Schematico e vetero marxista come evidentemente sono rimasto, preferirei tasse differenziate per i prodotti piu' inquinanti, che di solito coincidono con quelli 'di lusso', come i suv rispetto alle utilitarie.
Ma ho l'impressione che le sinistre abbiano perso la bussola del marxismo, che per quanto schematico, spiegava sempre tutto in modo organico.
A destra invece si orientano benissimo, come se il marxismo lo avessero capito proprio bene. Solo che le bussole si possono usare per andare in qualunque direzione.
Valete

Roberto

domenica 6 giugno 2010

Tutto tace

Roberto, non e' che gli hai messo il veleno per topi nella minestra al ristorante? Si avverte la mancanza del Moderatore Galattico del blog,' a Itaca immagino a discutere di politica coi greci al bar. Comunque, per non mancare anche io all'appello:
qui tutto bene, oggi pure bello, parrebbe. E' festa e si festeggia il Queen's Birthday, che non e' festa da nessun'altra parte, neppure nel UK.
I timidi segni di ripresa avvertiti dopo Natale, cosi' a naso parrebbero non essere andati da nessuna parte. Non e' proprio tutto morto come prima, ma non e' certo cominciata una consistente inversione di tendenza.
Qui la destra al governo ha messo a punto una variazione del prelievo fiscale che andra' in atto a mesi: tolta la fascia piu' alta di reddito introdotta dai Labour 10 anni fa', abbassate le aliquote dell'imposta sul reddito, a sfumare in giu' e aumentato il GST, sul valore aggiunto, dal 12.5 al 15%. Quindi hanno spostato dal reddito al consumo. Il ministro delle Finanze, tale Bill English, cavallo-premier perdente di qualche anno fa che aveva fatto perdere il suo partito da quanto e' antipatico, ha presentato delle tabelle di previsione a mostrare come tira di qua, molla di la' alla fine le varie fasce di reddito ne avrebbero beneficiato. Variazione minima anche nelle previsioni, ma in direzione di sgravio. Staremo a vedere. Tutte queste destre arrivate al potere con promesse di sgravio fiscale poi in qualche modo ci si aspetterebbe dovessero mantenere le promesse e farci vedere come funziona.
Dal reddito al consumo. Non riesco a valutare le implicazioni. Se lo spostamento fosse inteso a contenere i consumi, potrebbe anche essere un lodevole intento - che' non mi viene in mente un'ipotesi environmentally sostenibile che non implichi una riduzione dei consumi - ma il problema e' planetario e grosso e tutto sta a vedere cosa si inventa questa volta. Gia' con l'avvento dei computer abbiamo dovuto complicare le cose perche' ci fossero piu' servizi da potersi vendere l'un l'altro. Questa volta che si fa?
Circa lo spostamento tassatorio, su queste questioni sono ignorante assai e me ne scuso, ma penso: si puo' assumere che il consumo vari proporzionalmente al reddito? Se cosi' fosse, con un GST costante il risultato sarebbe un prelievo proporzionale al reddito. Non sono in grado di capire se (quanto) il nuovo mix finisca per spostare il carico fiscale verso il basso, un po' come le imposte indirette, perche' con le aliquote di tassazione sul reddito a fasce, non ho presente l'andamento della percentuale di prelievo all'aumentare del reddito. Immagino comunque abbiano, come e' giusto, tolto ai poveri per dare ai ricchi.
D'altra parte non so bene che pensare dell'atteggiamento punitivo delle sinistre sugli alti redditi: posso convenire sui cristiani intendimenti, ma realisticamente non pare appartenere alla cultura del capitalismo globale in cui viviamo.

Statemi bene.
AJace

mercoledì 2 giugno 2010

Tutti vivi?

Le brutte notizie si sanno sempre subito. Deduco che siete tutti in forma.
Nessuno ha più voglia di sparare cazzate?

Nessuna nota politica di Gherardo? Saro' costretto a cercare nuove informazioni positive su Cuba?
Nessuno trova niente da dire sull'espansione economica cinese ? Franco ci sei più stato?

Come butta nell'altro emisfero ?

Francesco sei riuscito a smettere di fumare ?

Claudio che combini attualmente ?

Non tenetemi in ansia.

Roberto