venerdì 15 febbraio 2008

La sigaretta è fascista o comunista ?

Caro Franz,
credo di essere, in relazione al fumo, una “testimonianza vivente”, eccola !

Ho cominciato a fumare in seconda media, dodici anni, usufruendo assieme ad altri due compagni, di un pacchetto di sigarette che la professoressa di matematica Baronti (strafiga, me la ricordo ancora) lasciò sulla cattedra.
Ho proseguito comprandone sciolte (all’epoca si poteva) e ricordo, che una Nazionale (9 lire) ed una Esportazione (11 lire) si accoppiavano bene per fare “conto pari” !
All’epoca del liceo ne fumavo già oltre un pacchetto al giorno (Peer, Peter Stuyvesant, e Marlboro).
All’epoca dell’Università (fatta da pendolare giornaliero con Pisa) salivo in treno la mattina e quando il treno partiva alle 6:50 accendevo o la 5° : due pacchetti al giorno, e tutte Marlboro.
Per limitarmi provai a fumare la pipa: durò meno di due mesi e tornai ai due pacchetti al giorno.
Nel 1972 decisi di smettere perché, oltre tutto, buttavo in fumo una buona parte dei pochi soldi che gestivo da studente.
Una mattina smisi di fumare, basando tutto sulla forza di volontà e ci riuscii ma, per oltre un anno ebbi un sogno ricorrente: sognavo di accorgermi che stavo fumando perché qualcuno me l’aveva offerta ed io l’avevo presa senza ricordarmi che avevo smesso e quindi …… i miei sforzi disumani erano andati perduti perché rifumando ero tornato nel “vizio” vanificando mesi di sofferenze. Insomma, un incubo ricorrente per oltre un anno, ma riuscii a smettere.
A gennaio 1981 incontrai la mia attuale moglie che fumava 3 o 4 sigarette al giorno e fu sufficiente un “tiro qua e la” per una settimana ……. per tornare, dopo nove anni di astinenza, a 50 Marlboro al giorno.
Per limitarmi provai a fumare i mezzi toscani e gli antichi mezzi toscani: durò anche questa volta meno di due mesi e tornai a 50 Marlboro al dì !
La cosa è durata fino al 1992, quando un mio amico fumatore mi fece vedere che aveva comprato in farmacia dei cerotti da appiccicarsi da qualche parte che avrebbero potuto aiutarlo a smettere. Stavo partendo per le ferie e, poiché il mio amico stava solo meditando di smettere mi feci prestare la scatola di cerotti nell’ipotesi di testare se effettivamente fossero d’aiuto a smettere (il mio problema era che volevo smettere “per ragionamento” perché il fumo non mi dava alcun fastidio ne’ ai bronchi ne’ da altre parti ma la pressione …… era un po’ alta !).
Il 27 luglio 1992 montai su un traghetto a Brindisi con destinazione Cefalonia Ithaca (la mia prima visita ad Ithaca e la mia ultima sigaretta) perché sulla nave, prima di andare a dormire compii il rito di buttare in mare l’ultimo pacchetto (due sole sigarette avanzate) e l’accendino (un Bic).
Dalla mattina successiva mi attaccai un cerottino sul fianco tenuto aderente dal costume da bagno e passai tutta l’estate in acqua a cercare conchiglie, ricci e quant’altro coadiuvato dalle mie due figlie (all’epoca 13 e 10 anni) a cui insegnai ad immergersi. Fui costretto ad “imporre” a mia moglie di non toccare più sigarette nella sua vita (anche se 3 o 4 sigarette al giorno non erano per lei dannose) e la famiglia di amici che trascorse le ferie con noi era tutta composta da “non fumatori”.
Dopo una settimana e sette cerotti (dei venti della scatola) utilizzati, decisi una mattina di portare con me l’ottavo cerotto, senza attaccarmelo, ma da posizionare sotto al costume in casi di crisi d’astinenza: non ho mai attaccato l’ottavo cerotto e non ho mai più toccato una sigaretta ! (il mio amico ha ripreso indietro i 13 cerotti avanzati, ……. non li ha mai testati e fuma ancora).
Questo secondo e definitivo tentativo di smettere di fumare non mi ha procurato sofferenze ma solo la soddisfazione di aver vinto io e qui torno a Claudio e sottoscrivo:
“ Buttala sulla sfida. Dimostra alla merdosa sigaretta che ne puoi fare a meno, ora, mentre leggi, senza pianificarlo. Fallo e basta. E la stronza soccomberà. E tu sarai l'eroe delle tue magnifiche fiche, dei tuoi gloriosi compagni. Il mio senza dubbio”

Alcune precauzioni assolutamente indispensabili:
- si può smettere di fumare, è impossibile limitare il fumo
- la scelta del momento in cui smettere è importante: deve essere un momento di discontinuità (vai in vacanza, cambi sede di lavoro ........)
- quando decidiamo di smettere non dobbiamo frequentare chi fuma per qualche settimana
- i familiari non devono fumare per mesi e mesi (meglio se il/la compagno/a non fuma più per tutta la vita
- un solo “tiro” del vero ex-fumatore vanifica anni di non fumo
- bisogna raccontare a tutti che si è smesso e che ci giochiamo la “faccia”: è un bel deterrente al rischio di riprendere
- bisogna motivarsi in continuazione pensando a quanto siamo ganzi ad aver smesso

Ci devi insomma giocare la tua immagine di fronte a te stesso !

Gherardo

PS
Sarai più forte tu o la sigaretta-fascista ? (io sono stato più forte della sigaretta-comunista)

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