venerdì 14 novembre 2008

Si può sostenere che LAGRANGE è uguale a CATILINA????

Vedo con estremo piacere dissertazioni e motti di saluto nell'aulica lingua latina e vedo altresì un vivo interesse su tempi e modi genitivi piuttosto che vocativi ... bene ... io in quell'arte del parlare e dello scrivere non mi ci sono mai avventurato e quando mai lo feci ne ebbi a che rimpiangere il primiero impulso che mi ci aveva spinto ... figure di merda insomma ... quest'ultima cosa detta in un più moderno lessico italico.

Ciò però non toglie, mi dovete credere, che sono affascinato da quelle dotte assertazioni e vieppiù si chiacchiera secondo quegli stilemi e sempre più (senza viep) mi innamoro della vita .. e sono altresì certo che quell'ardore tale rimane anche se l'oggetto dell'attenzione per un attimo si allontana da filologie scomparse e invece si appunta su attuali dispute matematiche .. insomma ragionar di latino o di matematica, secondo me di pari nobiltade ammanta gli interlocutori.

Ed ecco quindi che oltre i noti e indiscussi oggetti del desiderio quali i Catilina o Ciceroni di romanica memoria, vorrei portare alla ribalta un nuovo personaggio meritevole di arguti dibattiti .. trattasi di certo Lagrange ... tutti sappiamo che se prendi il teorema di Rolle e lo ruoti ottieni il teorema di Lagrange ... e chè ce vo'..

Insomma ... ricordiamo tutti il teorema di Lagrange vero???
Beh .. io lo riporto qui nel seguito, so bene che non ve n'è bisogno ma lo faccio solo per il piacere di prolungare un attimino la mia esposizione .... eccolo:

Enunciato:

Sia f: [a,b] --> R continua in [a,b] derivabile in (a,b);

allora:

Ξ c Є (a,b) : f ' (c) = f (b) - f (a)/b - a

Bene .. la questione ora è:

MA LAGRANGE C'AZZECCA CON CATILINA SI O NO ???? ... mah!!!!

Vai Gherardo ... ora sta a te

Ars Disputandi
Francesco Le Penne (dizione poeteica che appare in una missiva recapitatami nel 1998)

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