giovedì 29 gennaio 2009

In memoria dello schieramento

Come tutti i vecchi e molti naufraghi tendo a blaterare con me stesso, spesso ad alta voce e siccome mi diverto me ne frego e lo faccio lo stesso. Ogni tanto ci scappa anche qualche bella risata. Preferisco ignorare cosa pensino i vicini dal giadino adiacente.
Mi accadeva cosi' di riflettere di questi tempi con compiacimento, su un ulteriore personale affrancamento (sembra Sor Pampurio arcicontento). Ecco quale: anche nei politicizzatissimi anni universitari non sono appartenuto mai a nessuna parte in particolare, ma a una parte appartenevo: ero di sinistra. Quasi si nasceva di una parte o dell'altra negli anni postbellici e post fascio della nostra infanzia. Io ero di sinistra di famiglia e per convinzione.

Nulla e' cambiato per me nell'approccio alle cose, non sono pentito, ma la sparsa informazione che ricevo dall'Italia e anche quello che succede qui in NZ
l'Italia perlopiu' sul blog - grazie Gherardo per l'interessante punto di vista su De Benedetti, ma perche' lanciare il sospetto di responsabilita' sulla morte di Calvi se non si sa? Innocenti fino a prova contraria (sono di sinistra) per favore.
mi suggeriscono, ce ne fosse stato bisogno, la drastica riduzione in ampiezza dello spettro politico. Costi' l'inconsistenza (sono anche buono) della sinistra e qui un passo avanti -pare - della destra, hanno accostato le parti, mettendo a nudo che la differenza sostanzialmente consiste nei dettagli - anche se tutt'altro che secondari - di un progetto di gestione. Nessun balzo altrove, nessuna sacra apparizione di un mondo migliore, o di un ritorno a qualche mitico antico ordine, per fortuna. Solo gestione.
Cosi' succede che da un po' l'appartenenza a un lato o l'altro mi paia un esercizio superfluo. Di qui innanzi, ancor di piu', giudizi indipendenti su temi specifici e vinca il migliore.
Certo ci sono poi due diversi filoni di pensiero e e' probabile che io mi trovi a condividere piu' spesso (fin qui non sempre) i valori della sinistra, ma la gente intelligente non abbonda e sta un po' ovunque e non vorrei davvero permettermi il lusso stupido del pregiudizio, che' di questo poi si tratta.
E' ancora tempo di schieramenti?
E il cavalier, del colpo non accorto, andava combattendo ed era morto.

A margine, ma fa' un po' parte del quadro, sto pure sviluppando una particolare avversione per un fenomeno contemporaneo che definisco "benpensantismo di sinistra": quelle belle testoline che sanno cosa e' giusto e cosa e' sbagliato per illuminazione permanente. Propugnatori indefessi della parita' di tutto con tutto il resto, sono caprinamente impegnati nel campo della livellazione del mondo altrui sulla base di un conformismo intellettuale che nulla ha da invidiare ai piu' rozzi esemplari della destra. La Fiera del Precotto. Quanta poca curiosita', quale scorno per la pippa romantica della rivoluzione permanente R.I.P.
Insomma sono libero come un uccello e a parte una crisi economica disastrosa e l'operazione tra due settimane (per farvi capire come sto, non vedo l'ora) qui non si vive male.
Venerdi' qui vi manda i suoi saluti.
Vs. Robinson
volevo dire Jacopo

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