venerdì 19 settembre 2008

Come le stelle in cielo

E' rassicurante: Peppone e Don Caudillo - l'immarcescibile compagno Catenacci - si accapigliano come quando portavamo i pantaloni corti. Quanti ricordi, che tenerezza (ora che so cosa succedeva durante la lezione di religione, sono ancor piu' riconoscente ai miei genitori che mi avevano esonerato). Seguo comunque trepidante l'eterna tenzone che, oltre a coprire soggetti di grande interesse generale, mi tiene aggiornato su vicissitudini della vita e della vita politica italiane che mi vaccinano da qualunque nostalgia.
Rob, non vedevo probabile un mondo migliore allora - causa sfiducia nell'umanita' - e nulla fin qui non mi ha fatto cambiare idea.
Consoli che se non siamo parte della costruzione di un mondo migliore, siamo comunque full immersion nel farsi di un mondo diverso. Magari non c'e' di che stare particolarmente contenti, ma e' senz'altro motivo d'interesse. Il fatto poi che il mondo stia diventando quello in cui i nostri figli tireranno su i loro figli tiene viva la partecipazione, che senno' la mia stenterebbe. Qui e' circolata una vignetta con su un vecchio signore che diceva: "Credevo di esser diventato tollerante; la realta' e' che non me ne importa un cazzo".
Albarosa, non ti sconfortare; confermo quanto dice Roberto: la maggioranza silenziosa si materialzzera' puntuale all'appuntamento col tortello. Apprezzo sempre il salto qualitativo del dibattito all'avvicinarsi degli appuntamenti gastronomici che io salvo poche eccezioni ho potuto solo invidiarvi.
Vi saluto, a-abbronzatissimi come immagino siate. L'estate australe e' alle porte. Non tutto e' perduto.
Robinson

Nessun commento: