venerdì 1 agosto 2008

Mentre le panze si abbronzano

Vacanze, dici ignoto(a) senza firma? Magari. Nella mia postazione antipodale e' pieno inverno, ovviamente, e piove da due settimane. Questo per quanto riguarda il tempo. Ambivo una settimana di sci sulle Alpi Neozelandesi nella South Island, ma sfiga, sfiga, sfiga, dopo due anni di sofferenze questo mese mi risuonano magneticamente e poi mi diranno se mi fanno una puntura (una, non LA puntura) nella spina, se mi passano al chirurgo, oppure direttamente al becchino. Si teme un'ernia del disco. Quindi anche volare - tante volte il tempo si facesse misericordioso - manco a parlarne. Nel frattempo ci si avvicina alle elezioni e pare questa volta ci stia che vincano i Nationals (conservatori), mandando a casa il governo laburista di Helen Clark, ormai al terzo mandato, che a mio parere ha fatto e sta facendo bene. La recessione ha bussato alla porta e la pressione del lavoro, che negli ultimi nove anni non si riparava, si e' allentata e ora non resta che vedere se non diventi un problema.
Stasera gli All Blacks giocano contro gli Wallabies (cioe' la naz australiana) qui a Auckland per il Tre Nazioni e la vado a vedere in un pub con amici. Per la prima volta da quando sono qui gli AB non stanno andando per niente bene - a parte i mondiali dove e' triste tradizione che non si schiacci chiodo. Staremo a vedere.
Enzo e Gherardo a Itaca? Non oso immaginare.
Un cliente americano ha fatto circolare un'email che invitava a contarsi mostrando il sostegno al candidato preferito: guidate a fari accesi di giorno se volete Obama; a fari spenti di notte se siete per McCain.
Abbraccio gli sventurati al lavoro e perdono - a stento - chi le ha a mollo nei tepori del Mediterraneo.
Jac

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