mercoledì 21 aprile 2010

Pensierino allegro

Mi trovo tristemente d'accordo col tuo articolo, Gherardo.
Ho piu' volte vociferato sul ciblog quanto di questi tempi mi paia che lo schieramento sia pregiudizio, un pre-limite (e per far piacere a chi? Devo qualcosa a qualcuno?)
Che accada non sorprende, se ci si ricorda il clima dell'Italia in cui siamo cresciuti. Forti passioni, parti; parecchia fede e molto pregiudizio.
Cosi' addirittura a me che non mi ingruppo poi tanto - ora poi - e' capitato di prendere parte a discussioni in cui si contrapponevano milioni di morti ammazzati di qua' contro milioni di la', con morti da due, cinque, dieci punti e quelli col bonus; come se non stare da alcuna delle parti non fosse un'opzione. Se succede qualcosa di brutto si deve stare da una parte, perche' ci devono essere un buono e un cattivo...altrimenti vengono cattivi pensieri...
Poi ovviamente ci sono morti e morti; quelli neri, contano pochino perche' tanto non sarebbero durati molto comunque e quelli esquimesi, che son carucci, ma un po' lontani. I gialli, quegli gnomi, possono morire a migliaia, tanto paiono alieni da outer space, e poi ce n'e' da benedire e da santificare.
Parti a parte, direi che la valutazione di morti e abusi tende poi ad essere direttam. proporzionale al valore della vita nella parte di mondo in cui i poveracci hanno la sfiga di esser nati. Cosi', in un malevolo circolo, alla violazione dei diritti umani viene fatta la tara, se le vittime di diritti (umani e non) comunque non ne avevano, in quanto vittime di violazione...
Piu' il tempo passa (e n'e' passato) e piu' mi convinco, ce ne fosse stato bisogno, che gli umani nell'insieme un gran che' non sono (oddio, siamo?). Un brutto specchio in cui guardarsi. Il peggio sembra essere espressione della volonta' di sopraffazione che e' dote prima di sopravvivenza. Tutta roba naturale. Una prece.
Jac

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