venerdì 23 ottobre 2009

Si fa presto a dire:

"D'Alema, dì qualcosa di sinistra". Credo che dovremmo chiedere a tutti coloro che rappresentano un'opinione diversa da quella che sostiene l'attuale governo di dire, piuttosto, "qualcosa di democratico".
Il mio timore è che l'attuale presidente del consiglio, dovendo egli adesso fronteggiare la prospettiva di nuovi processi, sia portato a giuocare il tutto per tutto, in due modi: proponendo riforme estremistiche nei settori della vita sociale ed istituzionale tradizionalmente invisi allo schieramento politico che egli rappresenta (scuola; magistratura; fisco); oppure, intensificando l'opera di intimidazione nei confronti dei mezzi di comunicazione; o, infine, scalando verso la predisposizione di norme che possano facilitare l'instaurazione di una repubblica presidenziale.
Con questo vorrei anche dire che non penso di appartenere al "partito di Repubblica", che probabilmente esiste: anche se un tale raggruppamento credo sia un fenomeno naturale. In un paese democratico, debitamente diviso in linee d'opinione diverse, il capo del governo e l'ispiratore politico di uno dei due schieramenti si fa sorprendere con i pantaloni calati da più di un giornalista; e cade nel sospetto (prove a favore, altre incerte) di essere scivolato in un giro di prostituzione e di droga. Cosa dovrebbe fare un giornale di opposizione?
Tuttavia, un partito d'opposizione non può limitarsi a investire sulle notizie di stampa.
Inoltre, mi sembra che i nostri concittadini non siano sensibili a vicende della vita personale dei suoi rappresentanti politici che appaiono, al minimo, semplicemente, indecenti. Non viviamo in Inghilterra.... . Ciò malgrado che io ritenga che almeno una delle "domande di Repubblica" sia solida: un personaggio come quello di cui parliamo non potrebe essere ricattabile e, quindi, soggetto a pressioni contrarie all'interesse nazionale?
Ad ogni modo, penso che il punto sia se la sinistra sia in grado di replicare all'offensiva di destra degli ultimi vent'anni con una proposta di cambiamento graduale (graduale, necessariamente) del nostro paese; a parte le caratteristiche politico-personali del premier (che pure rientrano in un deteriore clichet italiano).
Penso che, nel PD, Bersani sia il più adatto a trovare una tale strada.
Vorrei fare uno sfacciato invito a votare per lui il 25 ottobre.

francesco

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