sabato 16 maggio 2009

Sessantotto

Da Roberto

Pensavo che la firma "papi" richiamasse da sola molti discorsi comparsi negli ultimi tempi su Berlusconi,. Ma ho constatato che non e' cosi'. Ho l'impressione che ci informiamo da fonti molto diverse e con poche interconnessioni, per cui quello che e' evidente a qualcuno di noi, non lo e' affatto per altri. Il '68 e' finito da un pezzo, e fu un movimento che diffuse tante idee giuste e anche alcune sbagliate. L'idea piu' errata, a distanza di anni, mi sembra fosse la pretesa di far cambiare facilmente le opinioni degli altri. Questo ha portato in seguito a vari tipi di errori e degenerazioni.

Il primo e piu' grave errore fu la rinuncia a cercare di cambiare la scuola, dove il movimento era nato, per dedicarsi a cambiare la societa', e di li' la scuola. Come dire: non riesco a salire in collina e allora l'abbandono per la montagna (da li' si scende in collina facilmente).

Mi ha colpito nell'ultimo incontro da Albarosa la sua convinzione che il movimento universitario degli anni postsessantotto abbia significato soprattutto esami di gruppo, con promozioni di gente assolutamente impreparata. Ma e' stato solo questo?

Arturo, che aveva proposto di fare del 2008 l'anno dei ricordi e dell'anniversario, e' scomparso dal blog (non certo senza buoni motivi). Qualcuno ha voglia di parlarne ancora?

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