Spiace non esser d'accordo con l'onniscente Gherardo, ma che guidi il pd chi ha avuto più voti, anche se non la maggioranza assoluta, è la scelta più democratica possibile.Mi sfugge come passare da un sistema peggiore (col ballottaggio) ad uno migliore (elezione diretta) rappresenti un vulnus per chiunque. Che forse i cittadini cambiano il voto in funzione del sistema dello stesso ? Se cìè il maggioritario voto A, sennò voterei B? Non credo proprio. Ahimè, nemmeno gli adorati ed un dì indomiti ex comunisti sono così sottili, ma come il resto della nazione, sono gonzi e sempliciotti assai. Basta vedere dove e come si son ridotti... Quindi il pd sarà guidato da chi ha avuto più voti ! Caspita che rivoluzione... Non so di brogli, ma mi sembra che Bersani abbia avuti più voti degli altri sia pacifico. Poi il B. può essere un cazzone come o peggio degli altri, ma sarebbe in buona compagnia a proposito di leader cazzoni.
Per la teoria delle scelte sociali rimando al teorema di Arrow, che ha vinto il Nobel nel 1951 . Più recentemente, una buona spiegazione più popolare e quindi anche alla mia portata è stata fatta da Piergiorgio Oddifreddi in "Se questo è un paradosso".
Il paradosso di Pondarcet mostra come le scelte a maggioranza, usate prevalentemente in democrazia, portano a scelte talvolta ambigue.
Mi sembra che sia il buon Dell'Utri a brandire orgoglioso l'effigie di un Berlusca ante litteram.
Valete
claudio
lunedì 26 ottobre 2009
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