lunedì 10 novembre 2008

Obama e dintorni

Caro Akab. parto dai dintorni:
- mi sembrava che il partito dei Maori, lasciati i Laburisti, avesse raggiunto 5 seggi (su circa un centinaio) e si fosse "alleato" con i Conservatori; ma certamente le mie informazioni sono talmente "distanti" da non essere assolutamente affidabili
- tanto di cappello alla signora Clark, che (lo sapevo) ha lasciato anche l'incarico di leader dei Laburisti
- purtroppo, ma ce lo avevi accennato già qualche mese fa, anche la NZ non è più un Eden ma sta seguendo la logica della globalizzazione (e della crisi generalizzata)

Passo ad Obama
- spero che il mondo non debba mai ..... prendere atto che il Presidente incoming segue la logica di un film della metà degli anni '80 : "Sotto il vestito niente" (lo dico perché fino ad oggi ha potuto mostrare una grande capacità di comunicazione ma mi consta che nessuno possa dire "Questo lo ha fatto Obama", ed ora deve passare dagli orali agli scritti)
- in USA c'è stato un altro che, a mio parere, è stato molto bravo agli orali (nel mio studio c'è una mega-foto da me scattata sulla sua tomba ad Arlington, ove è riportato uno stralcio del suo discorso di investitura) ma che agli scritti ..... portò gli USA in Vietnam (Nixon, Repubblicano, li ha riportati a casa)
- in fine : non credo sia importante che sia stato eletto Presidente in USA un uomo di colore, sarà invece importante quando, eletto Presidente un uomo/donna di colore, nessuno se ne preoccuperà, o compiacerà (fermo restando che una prima volta ci vuole, anche se sono di colore un americano su sette e quindi la logica e la statistica portano una ricorrenza dell'evento abbastanza rara)

Gherardo

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