venerdì 1 febbraio 2008

Mi scuso per essermi accomiatato in modo poco

caloroso dalla brigata che ha mangiato sotto le due torri (tocchiamoci i coglioni, a proposito).
Credo che abbiate tutti compreso che parlavo al telefono per redigere un necrologio per la scomparsa dell'Ultimo, Grande Oste Europeo, al secolo Luciano Spolaore. Qualcuno di voi ricorderà che Roberto ed io avevamo progettato, in un primo momento, di andare a mangiare presso di lui, in Bologna. Era morto la sera prima.
Poi, lasciatemi dire che Gherardo comincia a preoccuparmi ... . Si dice che i Generali siano inclini a combattere le guerre di vent'anni prima: Gherardo sembra perpetuamente partecipare ad una battaglia elettorale di quarant'anni fa. Inoltre, egli sembra ignorare ciò che è evidente alla maggioranza schiacchiante degli abitanti del pianeta; e cioè, che le vie del postcomunismo sono, come minimo, variegate (infinite no, non me lo fate dire: anche se, forse, è vero...). E allora, ecco che l'Itacense ci fa tutti assidui lettori de L'Unità (sbagliando, così, doppiamente: non solo, come se questo giornale fosse l'unico vessillo della Sinistra in questo paese, oggi; ma anche, come se esso fosse ancora la stessa Unità di quarant'anni fa, sbuffante dalle tre narici). Mi è venuto da pensare, cosa accidente abbiamo fatto a Gherardo, o detto, per meritarci l'intasatura del Blog ad opera delle sue invettive. Facciamo un esame di coscienza e chiediamo direttamente a Gherardo: ma che t'abbiamo fatto, oltre che a pigliarti un pò per il culo (ciò che in Firenze, credo, sia l'occupazione principale, almeno a datare dall'estinzione di quel popolo irenico e benevolente - e forse pure un pò bischero - che devono essere stati gli Etruschi). Ho capito che le maggioranze irridenti sono assai fastidiose: ma, perdio, eravamo giovani e fallibili, illusi (forse... )da un'epoca dinamica. Venia, Gherardo, venia!
Con il che, una volta specificato che il Rettore di Roma 1 non deve essere un'aquila ma sicuramente un furbetto standard della nostra epoca, ritengo che, una volta che l'invito al Papa era partito, era politicamente impresentabile battere i piedini per terra per opporsi. E' così è andata che i provocatori (i soliti autonomi/punk a bestia: una pistola in vendita, ogni volta che si apre uno spiraglio; e la Curia vaticana)hanno avuto buon giuoco ad approfittare della duplice ingenuità del Rettore e dei Fisici. E Mastella? era una bomba a orologeria, lo sapevano tutti. Ma, forse, le sue malefatte non eguagliano quelle di cui si sarebbe macchiato il Centro-destra (che Allah lo disperda, come sabbia delle dune) se Mastella non avesse contribuito a tenerlo all'opposizione.
Vorrei continuare ad esprimere il mio sconcertato rincrescimento per l'assenza da questi pixel del Claudio Giannesi (Allah l'abbia in gloria, per i suoi passati meriti verso la Classe) e di altri conviviali protagonisti classisti, ahimè da tempo renitenti. E chiamare Gherardo ad un gesto di responsabilità: pigliati la tua rivincita (se di ciò si tratta) quando siamo tutti bellini insieme a sgrifare. Vediamo, piuttosto, di ridare al Blog quel pluralismo creativo e a ruota libera che aveva i primi tempi, senza brandire vessilli e intimare risposte su di un terreno politico che rischia di ridursi a una partita di calcio di serie C (oddio che gaffe! Scusate ...).
Che la Forza sia con voi

francesco

Nessun commento: