Da Roberto
C'e' una crisi finanziaria in atto. Su questo siamo tutti in accordo. Ma ho notato su Republica del 30 settembre due posizioni opposte, che provo a riassumere.
Federico Rampini di solito scrive sulla Cina e sull'India: L'ombra di Mao, L'impero di Cindia e altri, ma ogni tanto scrive di economia in generale (o globale?).
Ha sostenuto che per l'Europa sara' peggio che per gli USA. L'Europa e' divisa in tanti stati, mentre le sue banche sono gia' multinazionali. Ha minori capacita' politiche di intervenire rapidamente, come puo' un singolo stato.
Questa posizione e' stata ripresa da altri giornali e ribadita da Rampini nei giorni successivi.
Jeremy Rifkin (quello che ha teorizzato 'il futuro e' dell'idrogeno', autore americano de 'Il sogno europeo').
Per l'Europa andra' meglio:
perche esistono riserve di risparmio delle famiglie (anziche' debiti delle famiglie, come in USA);
perche' l'euro e' piu' forte del dollaro;
perche' l'economia dell'Europa si basa di piu' sulle esportazioni;
perche' il modello sociale e' meno iniquo;
inoltre l'intervento finanziario USA e' comunque troppo piccolo, irrilevante rispetto alla massa del debito.
Chi ha ragione?
giovedì 2 ottobre 2008
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