sabato 18 ottobre 2008

Beccatevi questo sasso (nello stagno)

LA SINISTRA E LA SCUOLA
Questa settimana la sinistra ha intensificato il suo attacco contro le misure per cambiare la scuola introdotte dal governo.
Il metodo è sempre lo stesso: attribuire intenzioni che il governo non ha (abolizione tempo pieno e bimbi a casa alle 12.30, licenziamento insegnanti, riduzione insegnanti di sostegno, ecc.), spacciandole per realtà per terrorizzare le famiglie ed usandole per mobilitare la "tradizionale" massa di manovra composta degli studenti delle superiori e delle università.
E quando, l'anno prossimo, si vedrà che il tempo pieno è rimasto, che è stato potenziato grazie alla redistribuzione degli insegnanti, che nessuno è stato licenziato e che i posti di sostegno sono gli stessi, dirà che è merito suo e della sua battaglia contro il governo e si inventerà qualcosa d'altro per continuare a usare la scuola come campo di battaglia politica.
La sinistra cerca chiaramente di recuperare a scuola il consenso che non ha più nel Paese, con ogni mezzo.
Da qui l'accusa di essere razzisti, dopo la mozione approvata alla Camera a proposito delle classi di inserimento per far imparare l'italiano ai bambini stranieri (limitatamente a quelli che d'italiano sono digiuni) prima di includerli nelle classi ordinarie (prevedendone poi una distribuzione proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, per favorirne la piena integrazione e scongiurare il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri).
Una serie di misure di buon senso, già in vigore per esempio in Germania, Francia e Spagna e che tutelano in primo luogo i bambini.
Eppure la sinistra, e i media compiacenti, le hanno usate per polemiche e accuse come al solito ..... infamanti.

Gherardo

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