Appunti da libri che ho letto
Le radici prime dell'Europa. Cavalli-Sforza et al.
Gimbutas M. , archeologa americana, di origine lituana, morta verso la
fine del 900, ebbe accesso ai siti archeologici sovietici e affermò, dagli
inizi degli anni '50, la netta distinzione fra preindoeuropei e indoeuropei.
P. XVLL. In particolare:
I preindoeuropei erano agricoltori sedentari, (probabilmente arrivati
dal neolitico, non è chiaro, ma certo: con pochi attrezzi e soprattutto poche armi, pacifici, senza cavalli, con una società poco gerarchizzata (le sepolture mostrano 'omogeneità' sociale), senza guerrieri e sacerdoti o re 'fissi'.
Hanno dei della terra e non del cielo, in particolare la Grande Madre,
dea della terra e della fecondità. Tutto fa pensare a una società dove la
donna è su un piano di parità.
Gli indoeuropei arrivarono poi in Europa. Erano allevatori nomadi,
(arrivarono nel neolitico?, o all'età del ferro mentre in Europa
prevaleva ancora il bronzo? Non è chiaro. Per certo è bronzo anche rame-arsenico e non solo rame-stagno e si trattò di ondate diverse e successive, almeno tre secondo la Gimbutas). Guerrieri e razziatori bellicosi, a cavallo, con società fortemente gerarchizzate (re, guerrieri,
sacerdoti) e patriarcali, con armi migliori. La G. li identificò con i
kurcan, dalle sepolture a tumulo con q. nome che dalle steppe del basso
Volga si sarebbero diffusi verso l¹Europa sud-occidentale, verso il
baltico e da lì verso tutto il resto d¹Europa (a nord, Scandinavia e a
sud-ovest):
cioè la G., di origine lituana, sposta nel baltico la vera area
d'origine degli indoeuropei (o la più importante), che i tedeschi dell'ottocento avevano messo in Germania. Hanno dei del cielo e non della terra. Società patriarcali.
[Pur cambiando rispetto ai Tedeschi la 'patria d'origine' resta la tesi
di fondo degli Ariani come popoli giovani, bellicosi e vitali, che vengono
a conquistare il loro spazio vitale (o vanno, nel caso dell'India),
soggiogando i 'preindoeuropei' prima, come avverrà con i romani o i
romanizzati dopo: i preindoeuropei vengono comunque visti come popoli più 'civili' dal punto di vista economico e più ricchi, grazie anche al clima migliore.
E' la rottura con la tesi fondamentalmente 'positivista' ed evoluzionista di Frederic Engels: non si passa, come diceva En., per i medesimi popoli dall'allevamento all'agricoltura in una successione che si ripete costante.
Cavalli-Sforza (P. XXII), genetista dal 1981 afferma che la lenta
espansione
di nuovi geni (indoeuropei?) in Europa coincide con l¹arrivo
dell'agricoltura: anzi sono proprio gli agricoltori a portarla in Europa
dal medio-oriente e dall'Anatolia con una direttrice est-ovest, che vede la concentrazione verso i Baschi, nota isola linguistica, dei 'geni'
preindoeuropei, o comunque 'residui' rispetto a q. direttrice
principale.
Alla tesi dei kurcan della G. si contrappone in modo netto Renfrew,
archeologo inglese, dal 1987, afferma (P. XXI e XXIII) che anche le
lingue indoeuropee hanno seguito la direttrice principale est-ovest dal
medio-oriente e dall¹Anatolia, individuata per i geni (e per
l'agricoltura) da Cavalli-Sforza. I kurgan solo a oriente, verso l¹India.
(Le origini delle lingue indoeuropee, di C. Renfrew in Le Scienze n 256,
dicembre 1989 e tesi analoghe di linguisti in La storia antica delle
lingue indoeuropee, in Le Scienze, n 261 del maggio 1990).
Cavalli-Sforza ed altri si profondono a spiegare i metodi d'indagine e
in particolare:
Importanza per l'evoluzione della deriva genetica (cioè del caso se gli
individui sono pochi).
Ricerche tramite gruppi sanguigni
Tramite differenze nel DNA mitocondriale ( si trasmettono solo per via
femminile)
Tramite differenze nei cromosomi y (solo per via maschile).
Non è chiara l'origine delle differenze fra q. ultimi due tipi
d'indagine (es. poligamia, [o poliandria? No! I mitocondri mostrano una
differenziazione maggiore rispetto ai cromosomi maschili, che in passato portò alla notizia assurda comparsa su giornali: Eva è più antica di Adamo, perché le differenze aumentano sì con le generazioni, ma si spiegano anche, e in modo più logico, con più donne fecondate da un solo maschio, da cui Cavalli-Sforza deduce che vigeva la poligamia]).
Non esistenza delle razze: le differenze genetiche fra due gruppi di
individui presi a caso nella medesima 'razza' sono maggiori che fra due
gruppi presi a caso da due 'razze' diverse.
Prestito dall¹Univ. Di Siena, B. del circolo giuridico, via B. di S.
Marcello
Cavallo Sforza, La specie prepotente, L'egoismo e la prepotenza della
nostra specie come conseguenza del passaggio all'agricoltura (notare
l'impostazione marxista: le idee come conseguenza dei rapporti economici e sociali).
Riassunte le idee di fondo dell'autore; molti spunti interessanti:
sovrapposizione fra diffusione genetica e d. linguistica, differenze
fra DNA ereditato da maschio e da femmina, interpretazione diversa da Gimbutas.
Sviluppare. Per lui più femmine di origine cacciatori raccoglitori per
un solo maschio coltivatore, cioè poligamia del ricco. [E se diverse
femmine coltivatrici si fossero fatte ingravidare da un solo maschio? , vedi miti di Medea, Culculin, Ercole, Bacco, le amazzoni ? ] B. di Locarno.
Vedi anche su internet: Cacao fdel 7/12/2005: Breve storia della
censura e della satira, di Dari Fo e Franca Rame, sul sovrapporsi delle varie divinità provenienti da popoli diversi e Lilith, la donna prima di Eva, ribelle ad Adamo
vedi su internet articolo di J. FO: I neri sono stupidi? Neri e perdono
Cacao 8/11/2008, dove si citano Gimbutas e il socetà matriarcali.
sempre su internet Lilith, in: I 101 personaggi che non sono mai
vissuti (ma che hanno cambiato la storia) di J. Fo
Roberto
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