giovedì 5 novembre 2009

Quattro Temi

Cari amici, voglio tediarvi con qualche pensiero/domanda che mi piacerebbe qualcuno completasse con il suo pensiero/opinione.

OBAMA
Il 10 novembre dello scorso anno scrissi su questo stesso blog:
Passo ad Obama
- spero che il mondo non debba mai ..... prendere atto che il Presidente incoming segue la logica di un film della metà degli anni '80 : "Sotto il vestito niente" (lo dico perché fino ad oggi ha potuto mostrare una grande capacità di comunicazione ma mi consta che nessuno possa dire "Questo lo ha fatto Obama", ed ora deve passare dagli orali agli scritti)
- in USA c'è stato un altro che, a mio parere, è stato molto bravo agli orali (nel mio studio c'è una mega-foto da me scattata sulla sua tomba ad Arlington, ove è riportato uno stralcio del suo discorso di investitura) ma che agli scritti ..... portò gli USA in Vietnam (Nixon, Repubblicano, li ha riportati a casa)
- in fine : non credo sia importante che sia stato eletto Presidente in USA un uomo di colore, sarà invece importante quando, eletto Presidente un uomo/donna di colore, nessuno se ne preoccuperà, o compiacerà (fermo restando che una prima volta ci vuole, anche se sono di colore un americano su sette e quindi la logica e la statistica portano una ricorrenza dell'evento abbastanza rara)

Cosa ne pensate oggi, dopo esattamente un anno ?
Io non sono stato capace di darmi una risposta. Un giorno penso (o spero ?) che sia l’uomo giusto ed in grado di far fare al mondo un passo avanti ed il giorno successivo …. mi ricredo.

CROCIFISSO
Io sono agnostico ma non credo che la religione sia l’oppio dei popoli; credo invece che sia (è principalmente sia stata) un grande supporto per insegnare un comportamento eticamente corretto principalmente a chi non abbia avuto la fortuna di impararlo dalle frequentazioni giornaliere e/o dalla cultura (intesa come studio e approfondimento di qualsiasi disciplina, anche a livello di base).
A me il crocifisso non da fastidio e credo possa ricordare a tutti, agnostici e atei compresi, che ci sono valori morali che la religione (qualsiasi essa sia) cerca di portare avanti e diffondere (o dovrebbe farlo) senza bisogno di ricordare quanti misfatti siano stati fatti, e vengano fatti tuttora, nel nome di una per così dire “giustizia religiosa”.
Chi oggi si oppone alla presenza di un crocifisso (Ferrero questa mattina in televisione) non lo fa in nome di uno Stato Laico (pur affermandolo) ma nel nome di una sorta di “equal opportunities” fra le varie religioni (Ferrero è Valdese) mentre secondo me un messaggio quale quello che può dare la presenza di un crocifisso è trasversale.
A completamento (ovviamente parziale) preciso che i Mussulmani si sono pubblicamente ed ufficialmente dichiarati favorevoli alla permanenza del Crocifisso (per l’Islam Gesù è uno dei Profeti) mentre gli Ebrei hanno chiesto di non essere coinvolti in questa diatriba.

FIAT
Già nel passato ho sollevato di sfuggita il problema FIAT.
Orbene, è secondo voi giusto che lo Stato (e quindi tutti noi con le nostre tasse) finanzi con gli Incentivi ben noti, la promozione a prezzi più favorevoli della vendita di vetture FIAT prodotte ovunque fuorché in Italia ? Perché di fatto in Italia vengono prodotte solo vetture di fascia media il cui andamento di Mercato è in crisi, mentre 500 e Panda che vanno alla grande usufruendo degli incentivi, vengono prodotte negli ex paesi dell’Est. Brutalizzando un po’ il concetto: con le nostre tasse si finanziano i lavoratori in Polonia e sempre con le nostre tasse si finanziano i cassintegrati FIAT in Italia.
Segnalo che ad esempio i tedeschi producono in Germania la maggior parte dei loro prodotti e solo alcuni di nicchia vengono prodotti nei paesi dove hanno il Mercato più favorevole (le grandi SUV Mercedes e BMW in USA).

D’ALEMA
Questa è di oggi (copia/incolla dal Corriere della Sera e riportato da tutti i mezzi di informazione):
I Paesi dell'Est europeo ex comunisti non vogliono un ex comunista come prossimo ministro degli Esteri dell'Unione Europea. Il suo passato sarebbe un problema. Sarebbe meglio avere una persona che non può essere contestata per le sue appartenenze politiche passate.
Si vede che hanno buona memoria del loro passato e che non sono disposti a credere facilmente ad un “cambiamento” che potrebbe essere figlio dell’opportunismo.
Non mi pongo di trovare una risposta italiana (di noi italiani) a questo “problema” (chi sia davvero oggi D'alema), mi pongo invece la domanda se chi ha vissuto Oltre Cortina ha il diritto o meno di "non perdonare” coloro che sono apparsi ai più, lacchè dei loro tiranni.

A voi la tastiera
Gherardo

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