Nell'incontro di Bologna, ricordo che Gigi chiese se qualcuno sapeva come si calcola la Pasqua. Io sapevo che il calcolo e' legato alla luna piena e all'equinozio. La pasqua ebraica credo sia semplicemente alla prima luna piena dopo l'equinozio di primavera.
Quella cristiana e' un po' piu' complicata perche' deve cadere di domenica e deve essere la prima domenica successiva al plenilunio dopo l'equinozio di primavera, Per complicare ulteriormente le cose, si vuole sia calcolabile anche se le nubi coprono il cielo e non si vede bene il plenilunio. Percio' si fanno i calcoli, piuttosto complicati, partendo dallo stato della luna al primo dell'anno, e li si complica ulteriormente tenedo conto del calendario giuliano, come fanno gli ortodossi, o gregoriano.
Chi vuole puo' divertirsi a cercarli su wikipedia, dove ho scoperto che esiste un metodo matematico, inventato da Gauss, quello delle progressioni geometriche, per calcolarla. Forse era questa l'origine dell'interesse di Gigi.
Io, sempre memore del discorso del Chiti sulle rotazioni delle consonanti, per cui le b si trasformano facilmente in p, noto che la parola pasqua, piu' che il passaggio del Mar Rosso, potrebbe semplicemente e banalmente indicare il passaggio all'equinozio del sole = ba in molte lingue semitiche (esempio le baleari = isole del sole per i Fenici).
A ogni modo buona Pasqua a tutti, indipendentemente da quando viene e da cosa significhi.
Roberto
mercoledì 15 aprile 2009
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