9 maggio
- Mi sono già messo a dieta .........
Utilizzo blog
- Conviene mettere un titolo che apparirà in verde a separare un post dall'altro
- Se qualcosa non viene bene, basta entrare di nuovo e cliccare su "Modifica post" anziché su "NUOVO POST".
- Poiché tutti noi siamo un unico utente è teoricamente possibile modificare anche i post immessi dagli altri ma, ovviamente, non sarebbe corretto. Io l'ho fatto solo una volta aggiungendo il titolo "Da Albarosa" al tuo post di venerdì scorso
Salutissimi
Gherardo
domenica 29 marzo 2009
Probabilmente ho cliccato qualche tasto di troppo e il messaggio relativo al "appuntamento al 9 maggio "si è cancellato.Ripeto :sono contenta delle prime adesioni a cui spero ne seguano numerose altre, sarà una merenda cena tipo Francesco L.,riguardo al portare vi lascio l'incombenza del "bere" per il resto vi dovete fidare di ciò che passa il convento ,comunque ho capito che a tutti piace mangiare e mi darò da fare fin da ora a preparare un menu che possa andare bene .Voi fatemi sapere solo se verrete .Raggiungermi è facile: vi potete ritrovare al Sach Hall e proseguire poi sulla via Aretina (costeggia l'Arno) fino ad arrivare a Sieci, proseguite fino quasi alla fine del paese e raggiungerete una costruzione ,prima del distributore Esso, in cui c'è la ditta Nord Light : sopra ci sono degli appartamenti in uno dei quali abito io. Facilissssimo ciao a tutte/i Albarosa
appuntamento al 9 maggio
Dimenticavo di parlare dei miei gusti letterari (per Francesco B e altri): mi piace molto il commissario Barnaby ma come telefilm (oggi fiction!!) per il resto leggo ahimè Clive Cussler, Ken Follet...forse non rientrano nei vostri preferiti...amo il thriller anche nella versione ecologico/scientifica come "Il Quinto Giorno" di Frank Schatzing e mi sento di consigliarlo. Amo poi la regina dei gialli Agatha Christie con Ercule Poirot..Troppo scontato ? Per me la lettura deve essere fondamentalmente svago,se devo pensare anche in quei momenti allora è proprio finita..ciao Albarosa
sabato 28 marzo 2009
Cacio e pere per Francesco
Da Roberto
Riguardo ai gialli, conosco solo Montalbano e Holmes e dal punto di vista culinario sono quindi di scarso aiuto. Ho trovato intertessante Massimo Montanari e il suo 'Cibo come cultura'. Si occupa di storia dell'alimentazione e di storia medievale, ma insegna all'universita' a Bologna. E' impossibile che Francesco lo ignori. Piu' facile che F. non lo trovi interessante e allora non voglio 'portar vasi a Samo' (a Firenze ci si esprime in modo molto piu' colorito).
Baleniere dacci buone notizie.
Per Albarosa. A me va bene il 9 maggio. Per i nostri incontri e' tradizionale il sabato e non a cena: e' dimostrato che si registra il massimo di adesioni. Propongo una suddivisione dei 'compiti', come fu sperimentato con successo a casa di Gigi a Lucca e da Stefanp B. a Cetica. Se l'ipotesi piacesse Albarosa oltre a fornire il 'luogo' dovrebbe dare un 'elenchino' di quello che vorrebbe far trovare,
Riguardo ai gialli, conosco solo Montalbano e Holmes e dal punto di vista culinario sono quindi di scarso aiuto. Ho trovato intertessante Massimo Montanari e il suo 'Cibo come cultura'. Si occupa di storia dell'alimentazione e di storia medievale, ma insegna all'universita' a Bologna. E' impossibile che Francesco lo ignori. Piu' facile che F. non lo trovi interessante e allora non voglio 'portar vasi a Samo' (a Firenze ci si esprime in modo molto piu' colorito).
Baleniere dacci buone notizie.
Per Albarosa. A me va bene il 9 maggio. Per i nostri incontri e' tradizionale il sabato e non a cena: e' dimostrato che si registra il massimo di adesioni. Propongo una suddivisione dei 'compiti', come fu sperimentato con successo a casa di Gigi a Lucca e da Stefanp B. a Cetica. Se l'ipotesi piacesse Albarosa oltre a fornire il 'luogo' dovrebbe dare un 'elenchino' di quello che vorrebbe far trovare,
venerdì 27 marzo 2009
Per Albarosa; e per il Baleniere
In effetti, per me l'inverno primavera può essere il periodo di lavoro più duro dell'anno e questo è stato il caso che mi ha tenuto lontano dal blog negli ultimi mesi. Questa è stata anche la ragione per la quale mi son perso la vostra compagnia in occasione delle libagioni offerte da Il Giovane. A maggio, nel periodo indicato da Albarosa, dovrei aver tirato fuori, ormai, la testa da sott'acqua.
Grazie per le foto, Gherardo. E i miei voti per un rapido ristabilimento di Viola.
Spero anche che Achab abbia adeguatamente apprezzato le immagini dei fatali cetacei.
Roberto, mi sembra, si è dato al genere dei consigli letterari: vorrei chiedergli una cosa seria, allora.
Io amo Stout, Simenon e Camilleri, i cui eroi sono, in realtà, degli eno-gastronomi prestati all'indagine poliziesca. Dopo aver riletto tre, o quattro volte tutta la loro produzione, negli ultimi anni, mi trovo ora alle prese con questi pesci morti di giallisti svedesi, fissati con la globalizzazione (da veri provinciali) e con i dannati computer; preceduti, a suo tempo da quella femmina infesta, fissata con grulli serial killer, che era la Patricia Cornwell. Roba freddissima e squallidissima, da Mar Baltico. Non solo perché, al massimo, i loro eroi mangiano hamburger (dovete pur pensare che, come alternativa, hanno insalata di aringhe lessate - sono certo che le uova d'aringa le buttano via - , yogurt, e fette di mela ... brrrrrrrrr !): ma perché nei loro romanzi non c'è il minimo di colore locale, di storia, di amore della vita; di Europa continentale e di anni '30-'60.
Ma esiste qualche giallista contemporaneo che tenti di emulare, almeno da lontano, l'ispettore Barnaby?
Mi rivolgo non solo a Roberto, ma a chiunque sia in grado di aiutarmi con qualche indicazione. Ne va della mia salute mentale.
francescob
Grazie per le foto, Gherardo. E i miei voti per un rapido ristabilimento di Viola.
Spero anche che Achab abbia adeguatamente apprezzato le immagini dei fatali cetacei.
Roberto, mi sembra, si è dato al genere dei consigli letterari: vorrei chiedergli una cosa seria, allora.
Io amo Stout, Simenon e Camilleri, i cui eroi sono, in realtà, degli eno-gastronomi prestati all'indagine poliziesca. Dopo aver riletto tre, o quattro volte tutta la loro produzione, negli ultimi anni, mi trovo ora alle prese con questi pesci morti di giallisti svedesi, fissati con la globalizzazione (da veri provinciali) e con i dannati computer; preceduti, a suo tempo da quella femmina infesta, fissata con grulli serial killer, che era la Patricia Cornwell. Roba freddissima e squallidissima, da Mar Baltico. Non solo perché, al massimo, i loro eroi mangiano hamburger (dovete pur pensare che, come alternativa, hanno insalata di aringhe lessate - sono certo che le uova d'aringa le buttano via - , yogurt, e fette di mela ... brrrrrrrrr !): ma perché nei loro romanzi non c'è il minimo di colore locale, di storia, di amore della vita; di Europa continentale e di anni '30-'60.
Ma esiste qualche giallista contemporaneo che tenti di emulare, almeno da lontano, l'ispettore Barnaby?
Mi rivolgo non solo a Roberto, ma a chiunque sia in grado di aiutarmi con qualche indicazione. Ne va della mia salute mentale.
francescob
Appena rientrato
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Sono appena rientrato (due notti fa) ed ho trovato una serie infinita di problemi accumulati in un mese e poi anche una "preoccupazione" per la mia piccola Viola di non ancora sette mesi (è ricoverata in ospedale da un'ora fa per accertamenti).
Comunque vi ho ammollato un po' di foto di incontri ravvicinati con le balene che ho avuto in varie occasioni, durante il mio lungo viaggio.
Spero di rifarmi vivo in un momento un po' più sereno ed allora vi racconto come possono, i pensionati, fare un bel viaggio a costi contenutissimi.
A presto
Gherardo
Da Albarosa
ma dove siete tutti ?io ho avuto il computer in avaria e quindi nessuna comunicazione ma voi...? sveglia riprendiamo le comunicazioni magari le dispute informatiche , tutto meglio di questo "silenzio" non sarà che mancando gherardo manca il "boss"? e francesco B che tace da tanto ..e francesco leieune... (!!) il più temerario è stato roberto,ma anche lui si è spento visto il seguito..e le signore.. forza su è primavera svegliamoci bambini!!! e dagli antipodi quali buone nuove ? forse l'arrivo del freddo ha rallentato le reazioni...
mi propongo per un incontro a casa mia dopo Pasqua anzi per i primi di maggio :potrebbe andare bene l'8 o il 9 ? vi vorrei numerosi fatemi sapere...sveglia!!!! Albarosa
mi propongo per un incontro a casa mia dopo Pasqua anzi per i primi di maggio :potrebbe andare bene l'8 o il 9 ? vi vorrei numerosi fatemi sapere...sveglia!!!! Albarosa
giovedì 12 marzo 2009
Libri da leggere
Da Roberto
Non si fa vivo nessuno, ma approfitto lo stesso della notte.
Non sono stato io a consigliare 'La versione di Barney', letto recentemente da Jacopo, ma posso confermare che puo' valere la pena di leggerlo.
E' un romanzo dove si accavallano i ricordi della vita del protagonista, Barney, cosi come gli tornano alla mente, ora che e' vecchio, alcolizzato e con l'Alzheimer.
Vi consiglio inoltre due libri di autori cinesi, nella traduzione italiana.
Balzac e la piccola sarta cinese, di Dai Sijie. Sintesi: due liceali, al tempo della rivoluzione culturale, vengono spediti a 'rieducarsi' con il lavoro manuale. Dove? In montagna, fra contadini senzza cinema, senza luce elettrica e senza libri (considerati pericolosi strumenti del capitalismo e peggio ancora se libri occidentali).
Innamorati della bella figlia del sarto del villaggio, usano dei libri di Balzac, dei quali sono riusciti a impadronirsi, per sedurre la ragazza. Il risultato non e' quello sperato, ma la dinamica e' interessante. Si legge in un fiato.
Il totem del lupo, di Jiang Rong, parla di giovani studenti cinesi che, analogamente, vengono spediti a rieducarsi fra pastori mongoli. Qui scoprono che i 'rozzi' pastori mongoli in realtà hanno un rapporto armonioso con gli animali e sono in grado di mantenere gli equlibri naturali: pastori, e guerrieri, cacciano il lupo ma lo ammirano ed e' il loro simbolo da tempo immemorabile.
I cinesi invece, di cultura contadina, odiano il lupo e cercano di sterminarlo, a rischio di veder avanzare il deserto quando i lupi non mantengono più 'sostenibile', per gli equilibi naturali, la quantità degli erbivori.
Qui si vorrebbe che i cinesi imparassero dai mongoli ad avere il lupo come totem, cioe' a rispettare la natura, ma anche ad essere guerrieri, come i mongoli, e non piu' contadini troppo pacifici, anzi imbelli.
Libro ben piu' lungo del primo, ma godibile. Best seller in Cina.
Qualcuno ha fatto caso che navi militari cinesi hanno cominciato a difendere le navi mercantili dai pirati attorno al corno d'Africa? Ai tempi di Mao la flotta cinese era fatta praticamente di soli guardacoste. Si accettano scommesse su quanti anni passeranno perche' si verifichino situazioni di conflitto con navi occidentali.
Non si fa vivo nessuno, ma approfitto lo stesso della notte.
Non sono stato io a consigliare 'La versione di Barney', letto recentemente da Jacopo, ma posso confermare che puo' valere la pena di leggerlo.
E' un romanzo dove si accavallano i ricordi della vita del protagonista, Barney, cosi come gli tornano alla mente, ora che e' vecchio, alcolizzato e con l'Alzheimer.
Vi consiglio inoltre due libri di autori cinesi, nella traduzione italiana.
Balzac e la piccola sarta cinese, di Dai Sijie. Sintesi: due liceali, al tempo della rivoluzione culturale, vengono spediti a 'rieducarsi' con il lavoro manuale. Dove? In montagna, fra contadini senzza cinema, senza luce elettrica e senza libri (considerati pericolosi strumenti del capitalismo e peggio ancora se libri occidentali).
Innamorati della bella figlia del sarto del villaggio, usano dei libri di Balzac, dei quali sono riusciti a impadronirsi, per sedurre la ragazza. Il risultato non e' quello sperato, ma la dinamica e' interessante. Si legge in un fiato.
Il totem del lupo, di Jiang Rong, parla di giovani studenti cinesi che, analogamente, vengono spediti a rieducarsi fra pastori mongoli. Qui scoprono che i 'rozzi' pastori mongoli in realtà hanno un rapporto armonioso con gli animali e sono in grado di mantenere gli equlibri naturali: pastori, e guerrieri, cacciano il lupo ma lo ammirano ed e' il loro simbolo da tempo immemorabile.
I cinesi invece, di cultura contadina, odiano il lupo e cercano di sterminarlo, a rischio di veder avanzare il deserto quando i lupi non mantengono più 'sostenibile', per gli equilibi naturali, la quantità degli erbivori.
Qui si vorrebbe che i cinesi imparassero dai mongoli ad avere il lupo come totem, cioe' a rispettare la natura, ma anche ad essere guerrieri, come i mongoli, e non piu' contadini troppo pacifici, anzi imbelli.
Libro ben piu' lungo del primo, ma godibile. Best seller in Cina.
Qualcuno ha fatto caso che navi militari cinesi hanno cominciato a difendere le navi mercantili dai pirati attorno al corno d'Africa? Ai tempi di Mao la flotta cinese era fatta praticamente di soli guardacoste. Si accettano scommesse su quanti anni passeranno perche' si verifichino situazioni di conflitto con navi occidentali.
giovedì 5 marzo 2009
In vino veritas
Un grazie all'ingegner LeStrenne.
A invidia di chi non ha partecipato, dico solo che il suo wineparty e' cominciato a champagne ed e' andato a migliorare (se possibile).
Di recente ho visto una mostra di oggetti etruschi a Cortona e ho scoperto che una delle poche parole etrusche che conosciamo e' vinum = vino
Questo mi ha ricordato che su per i monti dove abito i 'vecchi' dicono che il brutto tempo da quelle parti arriva sempre da una 'sella' particolare fra due monti e la chiamano 'la buca della Tonia'. Nessuno sa perche'.
Ma il nome etrusco di Giove era Tin o Tinia, che somiglia maledettamente a Tonia, preso per femmina perche' finiva in a, come direbbe Benigni.
Ci somigliano parecchio anche tino e vigna (qualcuno ricorda una memorabile lezione del Chiti sulla 'rotaziione delle consonanti' ?).
E, a proposito, di somiglianze: il metallo di Giove era lo stagno, in inglese tin o Tin, rimasto anche nel nostro onomatopeico 'tintinnare'.
Nuova Zelanda? Ci penso su. Jacopo passera' da queste parti di qui ad allora?
Nel frattempo: valete
Roberto
A invidia di chi non ha partecipato, dico solo che il suo wineparty e' cominciato a champagne ed e' andato a migliorare (se possibile).
Di recente ho visto una mostra di oggetti etruschi a Cortona e ho scoperto che una delle poche parole etrusche che conosciamo e' vinum = vino
Questo mi ha ricordato che su per i monti dove abito i 'vecchi' dicono che il brutto tempo da quelle parti arriva sempre da una 'sella' particolare fra due monti e la chiamano 'la buca della Tonia'. Nessuno sa perche'.
Ma il nome etrusco di Giove era Tin o Tinia, che somiglia maledettamente a Tonia, preso per femmina perche' finiva in a, come direbbe Benigni.
Ci somigliano parecchio anche tino e vigna (qualcuno ricorda una memorabile lezione del Chiti sulla 'rotaziione delle consonanti' ?).
E, a proposito, di somiglianze: il metallo di Giove era lo stagno, in inglese tin o Tin, rimasto anche nel nostro onomatopeico 'tintinnare'.
Nuova Zelanda? Ci penso su. Jacopo passera' da queste parti di qui ad allora?
Nel frattempo: valete
Roberto
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