Ben (ri-)trovata, Albarosa, intervenuta alla grande con una battuta poprio bellina. Desolato, però, di aver contribuito a resuscitare in te tristezza e noia, proprio mentre cominciavi benignamente a riprendere in considerazione questi vecchiotti ex Sezione C.
Gli è che Gherardo e il sottoscritto credono (credono, certo ...) di conoscere una verità un pò amara. Gli uomini (intesi come maschi) non amano, e forse non sanno, parlare delle proprie affezioni interiori, dei propri sentimenti, di se stessi. Essi parlano per interposto oggetto: calcio, macchine, viaggi, situazioni giudicate emblematiche e ... politica. Gli uomini riluttano a venir fuori (voglio dire: a manifestarsi per quello che sono): lo fanno in modo indiretto, credendosi astuti e sornioni. Salvo poi, magari, venire allo scoperto con qualche esternazione becera e imbecille, che dimostra istantaneamente quanto sciocchi e primitivi alcuni di essi siano (sopratutto, quando sono giovani: sono certo che neppure a te mancheranno alcuni ricordi che attestano ciò).
Detto questo a contrita scusa del gender e del sottoscritto, Cara Albarosa, non posso, però, non prendere le mosse dal tuo graditissimo intervento su questi pics e svillaneggiare l'australopiteco e il pracchiese, che hanno passato la loro gioventù a rompermi l'anima con le loro conversazioni pseudo-politiche e che ora, raggiunta la pace dei sensi civici (del tutto infondatamente, si capisce) discettano fatuamente sull'insostenibile leggerezza della politica. La quale ultima, mi sia permesso di precisare raccogliendo un congruo suggerimento del pracchiese, non è, in ogni caso, più la stessa di quarant'anni or sono; né noi siamo più gli stessi (con l'eccezione, forse, di Gherardo).
Viva Gherardo! Al quale, tuttavia, vorrei sommessamene far notare che a mandare a gambe all'aria le sorti di quel carrozzone romanesco-democristiano che è l'Alitalia non è stato l'Epifani (uomo limitato, d'accordo: è da Lama e Trentin in poi che la CGIL se la passa male) ma il serafico Cavaliere e la sua banda di demagoghi furbacchioni che, alla vigilia delle elezioni, si opposero alla proposta del presidente italo-francese di Air France. Il quale (per pura carità di patria - l'Italia, evidentemente , non la Francia), era disposto ad accollarsi quel disastro al (modico, modicissimo!) prezzo di quattromila esuberi. (su quarantamila mangiapane a tradimento: il massimo in Europa). Come volevasi dimostrare, non c'era allora, come non c'è oggi, alcuna "cordata" alternativa. O almeno, disposta ad agire in condizioni di libero mercato: che di socialismo reale son piene le fosse del "capitalismo" (si fa per dire) italiano. Che se non ci fosse l'Europa (Allah disperda i suoi nemici, come sabbia del deserto), Gherardo, i tuoi sarebbero gà scesi in piazza con i rifondaroli a chiedere la rinazionalizzazione dell'italica, aerea ciofeca.
Viva le donne, Albarosa: così chiaramente superiori agli uomini. E non solo quando questi ultimi hanno meno di vent'anni.
Kirov
domenica 21 settembre 2008
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