sabato 31 maggio 2008
Per sabato 7 giugno
L'incontro di sabato 7 giugno e' a casa mia. Ci siete gia' stati, ma ricordo, per chi non lo sapesse, che e' a Campo Tizzoro, sulla statale che da Pistoia porta all'Abetone, dopo Pontepetri.
Indirizzo: viale Orlando 490. I numeri civici indicano la distanza in metri e non la successione (cioe' al numero 300 vi mancano ancora 190 metri). Quando vedete il bar Venusia sulla sinistra, parcheggiate sulla destra, prima dell'ufficio postale.
Il mio cellulare, per l'occasione sara' acceso: 3202515200
il mio fisso con segreteria (per i giorni precedenti) e' 0573/658911
Punti di ritrovo consigliati: ore 11,00 davanti al mercato di Novoli,
ore 12,00 nel giardinetto sul retro di casa mia, dove Francesco cucino' i fegatelli l'anno scorso.
Pregate per il bel tempo o fate danze del sole.
Ricordatevi che paga Massimo (neopensionato): non portate cibo; potete portare vino se non vi va quello locale, del Montalbano, che io trovo ottimo.
Avvisate chi potete e in particolare Galora (per Gherardo) e Tasselli (per Francesco), dei quali non ho gli indirizzi.
Valete
venerdì 23 maggio 2008
SOGNO O SON DESTO ?
Mia suocera con un reddito lordo di 13.090 €uro ha pagato l'ICI anche nel 2007, ora verifico se ha prenotato una settimana-bianca ...........
Che vuol dire, quindi, che l'ICI l'avevate tolta "voi" ?
Gherardo
PS
Il PD non sapendo dove battere il muso per poter criticare qualcosa ora si focalizza sulla menata di Rete4 (+ RAI3) come se l'aspettativa degli italiani fosse quella di poter spippolare il telecomando senza trovare Rete4 (a meno di comprare un decoder di digitale terrestre). E' ridicolo ! ! !
Lascia perdere, Gherardo...
Lascia, inoltre, che faccia una piccolissima precisazione. In perfetta buona fede e con un senso di stima che ho colto benissimo, qualche messaggio fa hai qui scritto che io avrei abbandonato il marxismo. Non c'è dubbio che l'abbia fatto in gran parte ma non fino al punto di abbandonare anche quanto in esso coincideva con il buon senso. Più in particolare, credo ti abbia colpito una mia modestissima osservazione, secondo la quale un capitalismo socialmente ispirato, e gestito da forze modernamente socialistiche, funziona meglio che se gestito dai "liberali" (in Italia, le virgolette sono particolarmente d'obbligo...). Ora questo non è "revisionismo": è Lenin, dal 1905 al 1911... . Solo che lui vedeva questa fase di gestione come preludio ad un sistema sociale del tutto nuovo (cosa nella quale, questo sì, io non credo più: credo a un futuro di capitalismo rinnovato).
A presto
francesco
mercoledì 21 maggio 2008
Siete rimasti basiti ?
penso che il Berlusca vi abbia lasciati basiti.
Le decisioni prese oggi dal Governo sono assolutamente senza precedenti e destinate ad aiutare , per quanto possibile, milioni di famiglie italiane.
Io non ho ricordanza di tante iniziative così dette a favore del popolo (o erroneamente "di sinistra") in un colpo solo !
Invito Akab a "collegarsi" e dare un'occhiata per aggiornarsi ed invito tutti gli altri, forti della onestà che li contraddistingue, a riconoscere che potrebbe essere arrivato finalmente il momento giusto per avviarsi verso una "Nuova Frontiera" italiana.
Gherardo
sabato 10 maggio 2008
A Robe' .....
nun te n’approfitta’ che la Maria t’ha promosso negli anni ’60, la matematica t’è ancora ostica !
Spiego perché:
- Detraibilità dall’IRPEF degli abbonamenti ai mezzi pubblici per i pendolari
Premesso che la scansione delle istruzioni al modello 730 non trova le parole “mezzi pubblici”e neanche la parola “abbonamenti” e quindi non sono in grado di calcolare esattamente cosa un cittadino recuperi di tali spese (sei sicuro non sia un sogno ?), posso comunque ipotizzarlo: togliere dall’imponibile il 19% del costo e quindi, se il tuo abbonamento costa ad esempio 500 €uro l’anno, recuperi il 23% del 19%, all’incirca 21 €uro (ci puoi andare al cinema una volta con il nipotino !)
- Bollo auto
Premesso che non credo sarà abolito, se lo fosse sarebbe mediamente oltre 100 €uro a cittadino, considerando che
- Tasse
Con il precedente Governo Berlusconi la mia pensione (non un privilegio di posizione ma una sorta di Assicurazione con lo Stato a cui ho dato soldi buoni per 35 anni) il primo anno si adeguò in assoluto nella misura ridicola del + 0,2 % ma con il Governo Prodi mi è diminuita del - 0,5 % il che è un furto !
- Liquidazioni
Dal 1° gennaio 2006 è aumenta ulteriormente la tassazione del TFR nella misura di 61,97 €uro per ogni anno lavorato, conseguenza dell’art. 11, comma 5 del decreto legislativo 47/2000 del Governo D’Alema (lo stesso decreto che quando schiatterò farà sì che a mia moglie sia pagato di pensione di reversibilità non il 50% pattuito, bensì solo il 30% perché avendo peccato anche lei avendo lavorato per 35 anni, ha un reddito proprio)
mercoledì 7 maggio 2008
venerdì 2 maggio 2008
Elezioni, elezioni...
Con il governo Berusconi 2001-2005 sono state aumentate le tasse sulle liquidazioni, e la cosa mi ha toccato direttamente.
Con il medesimo governo e' stato fatto uno sforzo per abbassare le aliquote irpef. La mia, la piu' bassa, e' rimasta immutata.
Il programma del nuovo governo parla di abbassarle (quelle piu' alte) fino a non superare mai un'aliquota massima. Il PD parlava di abbassarle tutte (quindi anche la mia) dell'uno per cento l'anno per tre anni. Caro Gherardo: ma quale programma uguale?
Con la finanziaria 2007 gli abbonamenti dei mezzi pubblici dei pendolari (come me) sono divenuti detraibili dall'irpef, a opera dell'orribile governo Prodi. Per fortuna il nuovo governo Berlusca ha in programma invece di togliere il bollo dalle moto, anche quelle di lusso (per esempio quella di Gherardo).
Caro Jacopo e' vero. Sinistra o destra non cambiera' nulla (in Nuova Zelanda).
Roberto
giovedì 1 maggio 2008
E bravi neozelandesi ...
Con tutti, e in primo luogo con Gherardo e Roberto (i cui occhi mi sento addosso come Savonarola sentiva quelli di Machiavelli durante le sue prediche fiorentine) mi scuso per il tono un pò perentorio che talvolta prendono le mie discettazioni politiche. Vorrei continuare in tono meno saputo e sopratutto non sprezzante, come mi è capitato. In realtà, io pensavo che la sinistra (arcobaleno) avrebbe potuto portar via voti al nuovo PD e che questo fosse il problema principale delle elezioni. Pensavo anche che avremmo perduto contro la destra e che si trattava, almeno, di uscirne con un'affermazione del nuovo partito, appunto. Per questo ho inveito contro la sinistra, prima del voto. Devo però dire, sinceramente, che non la rimpiango, anche se in questo modo temo di dire qualcosa che qualcuno di noi non condivide. Sui flussi elettorali, ipotizzo sulla base di quello che leggo: voti dalla sinistra sia alla Lega (sopratutto) che al PD; voti del PD verso l'UDC; voti dell'UDC verso Berlusconi. I veri sconfitti: sinistra, UDC, estrema destra: forse, le formazioni più legate alla mentalità politica della prima repubblica. Inoltre, il risultato elettorale ha il pregio di essere chiaro, anche se di una chiarezza che, almeno per il momento, non favorisce certo il PD. Veltroni se l'è cavata meglio di quello che temevo, fatemi ripetere: ma la debolezza della sua campagna è stata, probabilmente, quella messa in luce dagli avversari: l'elusione del rapporto del nuovo partito con l'Ulivo e con l'opera di governo di quest'ultimo. Il principale ostacolo a questa chiarificazione mancata è, probabilmente, la finanziaria di Padoa-Schioppa. Sulla sicurezza, invece, avremmo potuto provare a poggiare sui precedenti dei Comuni di Bologna, Firenze e Padova, dove è stato il centr0-sinistra a prendere posizioni di un certo coraggio nel recente passato. Ora, io non sono tra i critici di questa legge che, come molte cose impopolari, mi è sembrata responsabile e patriottica: al punto che, forse, avrebbe dovuto essere circondata, a suo tempo, da un battage europeistico più intenso e convinto da parte dell'Ulivo. Ma dalla campagna di Veltroni è uscito un PD improbabilmente senza storia, nato ieri e del tutto vergine. Penso che, in parte, questo sia stato uno dei motivi per cui ha avuto il risultato non cattivo che ha avuto (nell'ambito dell'ex elettorato di sinistra e ulivista) : ma penso che questo mancato chiarimento sia stato anche motivo del mancato sfondamento del PD presso l'elettorato di centro-destra, che era quanto, in modo ambizioso quanto giusto, voleva realizzare Veltroni (soprattutto con la sua incursione in Veneto).
Ora, proprio il risultato elettorale dimostra che quest'ultima idea di Veltroni resta buona, perché chiaramente adeguata alla realtà: dove altro si potrà sperare di raccogliere voti in futuro, se non "a destra"? Aggiungerei che non dovremmo continuare ad attribuire all'elettorato di Berlusconi, Fini e perfino di Bossi un'eccessiva caratterizzazione ideologica (si tratta di una specie di furbismo e di scarsa responsabilità italiani, declinati in tre modi diversi, al massimo). Il risultato elettorale mi pare indichi, invece, il progredire di un forte pragmatismo nel voto italico. Certo, se i flussi dei voti dell'ex Ulivo e di sinistra dipendessero essenzialmente da questioni di portafoglio non dovrei avere molta ragione di contentezza: non credo che un governo responsabile possa, a breve, migliorare salari, stipendi e redditi bassi. Tuttavia, ci si può pensare, qualcosa di molto innovativo si potrebbe pensare. Non però, con gli strumenti del sindacalismo egualitario tradizionale... . La quarta forza sconfitta dalle elezioni, infatti, mi pare proprio il sindacato. Se non mi sbaglio, la CGIL aveva sentito arrivare la tempesta: ma mi è sembrato che si sia limitata a suggerire al governo di centro-sinistra di pensarci lui con misure amministrative, piuttosto che sforzarsi a pensare un sindacalismo meno vincolato da vecchi assunti egualitari, assistenziali e protezionisti. Ma vi ricordate lo "sciopero" dei trasportatori, e ancor prima quello dei tassisti romani? Bisognava chiaramente mandare l'esercito a dissuadere dai blocchi stradali. Così hanno vinto i prepotenti, i portatori dei metodi leghisti (vi ricordate i lavoratori di Linate e gli "allevatori padani"): e ha perduto il governo e i sindacati.
Ci vorrebbe, ora, una politica sociale compatibile con la permanenza in Europa. Forse, sappiamo troppo poco dell'esperienza tedesca e inglese in questo campo. Ora che il quadro nazionale è cambiato ed è più chiaro, bisognerebbe andare avanti prendendone atto e non attardarsi a recriminazioni su passati dissensi, i cui termini stessi, probabilmente, sono ormai anacronistici. Il gverno Berlusconi dovrà fare qualcosa di simile e bisognerà vedere se ci riuscirà o ricadrà nella sua tradizione, altrettanto logora e inefficace. Basta, parlato troppo.