Augurissimi Gherardo e le migliori sorti per i prossimi sessanta...
Per roberto, e per altri sfegatati, riporto un brano tratto da wikipedia ricca di altre notizie..per gli interessati ecco il link
http://it.wikipedia.org/wiki/ACF_Fiorentina
Si dice che le maglie viola furono adottate per un caso fortuito: le maglie biancorosse vennero mal lavate da una lavandaia in un fiume, stingendo e assumendo un colore violaceo. In realtà pare che fu il marchese Ridolfi in persona a volere il cambio del colore nel viola come espressione cromatica del giglio fiorentino. A tal proposito Indro Montanelli, tifoso della Fiorentina, ha sempre sostenuto che quel colore "appartenesse" alla città al di là dell'errore del lavandaio (una leggenda che a dire il vero si ripete nella storia di molte altre squadre) in quanto a suo giudizio furono proprio degli alchimisti fiorentini del trecento ad ottenere artificialmente il viola. Appresi i segreti dalle popolazioni orientali del Medittaraneo, infatti, queste persone fecero di Firenze il più importante centro di produzione occidentale del suddetto colore, ottenuto attraverso un particolare lichene del gruppo delle Roccellaceae (da cui il nome della famiglia fiorentina dei Rucellai), la Roccella tinctoria , alla quale diedero il nome di oricello, dal latino òra, che sta per estremità, confine. Difatti, il viola è collocato all’estremo dello spettro cromatico ( già allora, ovviamente visibile nel fenomeno dell’arcobaleno) e dopo questo colore si estende un altro territorio, la gamma degli ultravioletti, il mondo dell’invisibile, non percepibile dai sensi ma solo dall'intuito. E' questo il viola universalmente associato al fantastico, all’incantesimo e alla magia. Ai fiorentini successivamente il cambio di colore piacque e fu quindi deciso di adottarlo definitivamente.
A tutti, un abbraccio. claudio
lunedì 29 ottobre 2007
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