venerdì 13 marzo 2015

Pi Greco


mi raccomando mettete al sveglia domani alle 9. 26'53"
perché saranno le

3 (marzo), 14 (giorno), 15 (anno), 9 (ore), 26 (minuti), 53 (secondi)

3,141592653



Pi 
ciao
Pi(erluigi) AKA 1+1=2

giovedì 3 luglio 2014

Ancora Gimbutas

Appunti da libri che ho letto

Le radici prime dell'Europa. Cavalli-Sforza et al.
Gimbutas M. , archeologa americana, di origine lituana, morta verso la
fine del Œ900, ebbe accesso ai siti archeologici sovietici e affermò, dagli
inizi degli anni '50, la netta distinzione fra preindoeuropei e indoeuropei.
P. XVLL. In particolare:
I preindoeuropei erano agricoltori sedentari, (probabilmente arrivati
dal  neolitico, non è chiaro, ma certo: con pochi attrezzi e soprattutto poche armi, pacifici, senza cavalli, con una società poco gerarchizzata (le sepolture mostrano 'omogeneità' sociale), senza guerrieri e sacerdoti o re 'fissi'.
Hanno dei della terra e non del cielo, in particolare la Grande Madre,
dea della terra e della fecondità. Tutto fa pensare a una società dove la
donna è su un piano di parità.
Gli indoeuropei arrivarono poi in Europa. Erano allevatori nomadi,
(arrivarono nel neolitico?, o all'età del ferro mentre in Europa
prevaleva ancora il bronzo? Non è chiaro. Per certo è bronzo anche rame-arsenico e non solo rame-stagno e si trattò di ondate diverse e successive, almeno tre secondo la Gimbutas). Guerrieri e razziatori bellicosi, a cavallo, con società fortemente gerarchizzate (re, guerrieri,
sacerdoti) e patriarcali, con armi migliori. La G. li identificò con i
kurcan, dalle sepolture a tumulo con q. nome che dalle steppe del basso
Volga si sarebbero diffusi verso l¹Europa sud-occidentale, verso il
baltico e da lì verso tutto il resto d¹Europa (a nord, Scandinavia e a
sud-ovest):
cioè la G., di origine lituana, sposta nel baltico la vera area
d'origine degli indoeuropei (o la più importante), che i tedeschi dell'ottocento avevano messo in Germania. Hanno dei del cielo e non della terra. Società patriarcali.
[Pur cambiando rispetto ai Tedeschi la 'patria d'origine' resta la tesi
di fondo degli Ariani come popoli giovani, bellicosi e vitali, che vengono
a conquistare il loro spazio vitale (o vanno, nel caso dell'India),
soggiogando i 'preindoeuropei' prima, come avverrà con i romani o i
romanizzati dopo: i preindoeuropei vengono comunque visti come popoli più 'civili' dal punto di vista economico e più ricchi, grazie anche al clima migliore. 
E' la rottura con la tesi fondamentalmente 'positivista' ed evoluzionista di Frederic Engels: non si passa, come diceva En., per i medesimi popoli dall'allevamento all'agricoltura in una successione che si ripete costante.

Cavalli-Sforza (P. XXII), genetista dal 1981 afferma che la lenta
espansione
di nuovi geni (indoeuropei?) in Europa coincide con l¹arrivo
dell'agricoltura: anzi sono proprio gli agricoltori a portarla in Europa
dal medio-oriente e dall'Anatolia con una direttrice est-ovest, che vede la concentrazione verso i Baschi, nota isola linguistica, dei 'geni'
preindoeuropei, o comunque 'residui' rispetto a q. direttrice
principale.
Alla tesi dei kurcan della G. si contrappone in modo netto Renfrew,
archeologo inglese, dal 1987, afferma (P. XXI e XXIII) che anche le
lingue indoeuropee hanno seguito la direttrice principale est-ovest dal
medio-oriente e dall¹Anatolia, individuata per i geni (e per
l'agricoltura) da Cavalli-Sforza. I kurgan solo a oriente, verso l¹India.
(Le origini delle lingue indoeuropee, di C. Renfrew in Le Scienze n 256,
dicembre 1989 e tesi analoghe di linguisti in La storia antica delle
lingue indoeuropee, in Le Scienze, n 261 del maggio 1990).
Cavalli-Sforza ed altri si profondono a spiegare i metodi d'indagine e
in particolare:
Importanza per l'evoluzione della deriva genetica (cioè del caso se gli
individui sono pochi).
Ricerche tramite gruppi sanguigni
Tramite differenze nel DNA mitocondriale ( si trasmettono solo per via
femminile)
Tramite differenze nei cromosomi y (solo per via maschile).
Non è chiara l'origine delle differenze fra q. ultimi due tipi
d'indagine (es. poligamia, [o poliandria? No! I mitocondri mostrano una
differenziazione maggiore rispetto ai cromosomi maschili, che in passato portò alla notizia assurda comparsa su giornali: Eva è più antica di Adamo, perché le differenze aumentano sì con le generazioni, ma si spiegano anche, e in modo più logico, con più donne fecondate da un solo maschio, da cui Cavalli-Sforza deduce che vigeva la poligamia]).
Non esistenza delle razze: le differenze genetiche fra due gruppi di
individui presi a caso nella medesima 'razza' sono maggiori che fra due
gruppi presi a caso da due 'razze' diverse.

Prestito dall¹Univ. Di Siena, B. del circolo giuridico, via B. di S.
Marcello


Cavallo Sforza, La specie prepotente, L'egoismo e la prepotenza della
nostra specie come conseguenza del passaggio all'agricoltura (notare
l'impostazione marxista: le idee come conseguenza dei rapporti economici e sociali).
Riassunte le idee di fondo dell'autore; molti spunti interessanti:
sovrapposizione fra diffusione genetica e d. linguistica, differenze
fra DNA ereditato da maschio e da femmina, interpretazione diversa da Gimbutas.
Sviluppare. Per lui più femmine di origine cacciatori raccoglitori per
un solo maschio coltivatore, cioè poligamia del ricco. [E se diverse
femmine coltivatrici si fossero fatte ingravidare da un solo maschio? , vedi miti di Medea, Culculin, Ercole, Bacco, le amazzoni ? ] B. di Locarno.

Vedi anche su internet: Cacao fdel 7/12/2005: Breve storia della
censura e della satira, di Dari Fo e Franca Rame, sul sovrapporsi delle varie divinità provenienti da popoli diversi e Lilith, la donna prima di Eva, ribelle ad Adamo

vedi su internet articolo di J. FO: I neri sono stupidi? Neri e perdono
Cacao 8/11/2008, dove si citano Gimbutas e il socetà matriarcali.

sempre su internet Lilith, in: I 101 personaggi che non sono mai
vissuti (ma che hanno cambiato la storia) di J. Fo

Roberto

sabato 21 giugno 2014

Parità uomo-donna nel neolitico?

Per quelli che sono interessati al discorso accennato oggi a Castiglione dei Pepoli, ricordo che il nome che potete cercare su wikip. per un primissimo approccio è Gimbutas, archeologa americana di origine lituana e in particolare il suo libro "Il linguaggio della dea".
Per i maschilisti inguaribili o quelli che pensano che solo gli indoeuropei erano biondi, buoni, belli e meritevoli di dominare il mondo, per cui sarebbero  stati loro, e non le donne della Gimbutas, a portare l'agricoltura in Europa consiglio Renfrew, archeologo inglese.

Alla prossima

Roberto

P.S. Che bello che in questo mondo di maschere qualcuno abbia il coraggio di esprimere i propri sentimenti: abbasso le pietre che non si commuovono mai e viva il pianto e il riso che accompagnano la vita.

Castiglione dei Pepoli

Carissimi
vorrei prima di tutto ringraziare il nostro ospite Francesco e la sua deliziosa compagna Delia per la bellissima giornata trascorsa in compagnia. Incontrare Lucia e Maria, che non conoscevo, è stato per me emozionante, rivedere in Maria espressioni e tratti che mi ricordano Sandro mi ha commosso, ho fatto fatica a trattenere le lacrime, sarà un po' di senescenza ma anche l'affetto o l'amore che provavo per Sandro e il dispiacere di avere lasciato rompere quel filo che ci legava al liceo e che non ho più tessuto dopo. Mi dispiace non averlo fatto, ora avrei molti più ricordi di lui.
E mi ha fatto, come sempre, anche piacere rivedere tutti gli altri con qualche novità con i consorti, chiacchierare con Roberto che ricorda tutto quello che io ho, colpevolmente, dimenticato e vedere come sono trascorsi questi tanti, molti anni così diversamente per ciascuno di noi. Solo piccoli squarci sulle nostre vite che certo contengono molto di più di quanto lasciamo trasparire in questi nostri incontri, ma la nostra vita affiora nei nostri gesti, nelle nostre espressioni, fra le nostre rughe. Vedo come tanti piccoli germogli che si sono sparsi per il mondo, ciascuno per la sua strada a volte prevedibile e attesa, a volte del tutto inaspettata; sono cresciuti ma hanno ancora delle piccole, ma forse neanche tante piccole, radici in comune.
Vi voglio molto bene a tutti
1+1

               E' PROIBITO

È proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.
È proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
È proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
È proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
È proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
È proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
È proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perché le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
È proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
È proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento per la gente che ha bisogno di te,
non comprendere che ciò che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo può togliere.
È proibito non cercare la tua felicità,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.
non sentire che, senza di te, questo mondo non sarebbe lo stesso.

Pablo Neruda

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non mi ero sognato tutto ......
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qualcuno ha iniziato, l'unico può essere Claudio... immagino



sabato 29 marzo 2014

tutto vero...

Purtroppo è tutto vero, caro Gigi. Fa sempre più fatica discutere e sempre più si ha voglia di lasciar fare a chi è più giovane, o a quelli che hanno visto cadere il muro di Berlino, come dice Renzi, Noi invece siamo di quelli che l'hanno visto costruire, che è una cosa diversa.
Per quanto riguarda Renzi è evidente che non viene odiato o amato con la stessa intensità che suscitava Berlusconi, ma suscita speranze in un'area più vasta, che comprende anche parte degli avversari.

Roberto

mercoledì 26 marzo 2014

Mese Uno dell'Era Renziana

30/01/0001 E.R.

Carissimi
questo Blog è sempre più deserto, la vecchiaia incanutisce i nostri capelli e le nostre dita adunche faticano a battere sulla tastiera messaggi e commenti sul mondo che cambia.
Confidavo nelle Idi di Marzo o nell'Equinozio di primavere per qualche sommovimento ma tutto tace
Statemi tutti bene
1+1=2