E bravo chi lo ha seguito fuori di li'(Roberto, mi sa' che siamo solo io e te, a meno che la notizia non squota i torpori estivi dei nostri veterani).
Bravo e speriamo che sia d'esempio: con altri italomigranti di qui ci diciamo spesso che l'Italia e' senza speranza. La speranza impossibile e' la fine della cultura della corruzione, annidata ovunque in Italia (la sinistra meno colpita, ma certo non immune). Fini si e' mosso in quel senso. Ne' al governo, ne' altrove, nulla cambiera' in Italia se non viene sollevata e seriamente affrontata la questione morale. Poi si discute, probabilmente a quel punto da persone civili.
La richiesta di senso dello Stato da parte di chi amministra la cosa pubblica ne e' un corollario.
Da posizione insospettabile di faziosita', Fini ha definito una condizione necessaria di carattere morale - il cuore della faccenda italiana, a prescindere dalle posizioni politiche - e ha tolto la questione morale dal limbo delle lagnanze dell'opposizione. Cosi' facendo ha messo la patata nelle mani degli italiani: questa e' la linea per terra; da che parte volete stare?
Da tempo si diceva che a prescindere dagli orientamenti politici lui era l'unica speranza e ora si e' mosso.
Jac
sabato 31 luglio 2010
mercoledì 21 luglio 2010
Tutti al mare...
Il blog latita, ma spero sia un buon segno. Nell'attesa di sapervi tutti abbronzati, pieni d'amore e di ogni bene vi segnalo due notizie comparse solo nelle pagine interne dei giornali e con i titoli striminziti.
L'unica centrale a energia atomica attualmente in costruzione in Europa sta gia' accumulando un discreto ritardo, rispetto ai tempi inizialmente previsti. Si puo' prevedere fino da ora che i Finlandesi pagheranno l'energia elettrica piu' cara di chi usera' centrali a gas.
Negli Stati Uniti è stato recentemente scoperto un nuovo modo per estrarre gas naturale che rende utilizzabili grandi quantita' di gas che fino a oggi non lo erano.
Quindi il prezzo del gas è gia' fortemente diminuito negli Usa, rendendolo piu' conveniente dell'atomo dal punto di vista economico (dovrei dire: ancora piu' conveniente).
Che ne pensate della privatizzazione dell'acqua?
Buone vacanze o buon lavoro a tutti.
Roberto
L'unica centrale a energia atomica attualmente in costruzione in Europa sta gia' accumulando un discreto ritardo, rispetto ai tempi inizialmente previsti. Si puo' prevedere fino da ora che i Finlandesi pagheranno l'energia elettrica piu' cara di chi usera' centrali a gas.
Negli Stati Uniti è stato recentemente scoperto un nuovo modo per estrarre gas naturale che rende utilizzabili grandi quantita' di gas che fino a oggi non lo erano.
Quindi il prezzo del gas è gia' fortemente diminuito negli Usa, rendendolo piu' conveniente dell'atomo dal punto di vista economico (dovrei dire: ancora piu' conveniente).
Che ne pensate della privatizzazione dell'acqua?
Buone vacanze o buon lavoro a tutti.
Roberto
giovedì 8 luglio 2010
Non che non si sapesse, ma...
Segnalazione
Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti,
per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del
2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno
ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa
terremoto. Il decoder Sky giace schiacciato sotto il peso di una
parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà
presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede
se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città,
ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta
affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che
scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il
groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di
nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi. Ed io lo
faccio. Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non
posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri
ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire.
Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci
sono neanche per aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal
primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se
non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle
case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti.
Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno
stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di
retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma
restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato
non versa ai cittadini senza casa, che si gestiscono da soli, ben
ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili
che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti
sono triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago, in un paesino di
cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un appartamento in via
Giulia, a Roma. La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi
quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la
vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza
neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono
stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le
racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle
scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore. E
lei mi risponde, con la voce che le trema. "Non è possibile che non si
sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i
giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono
scriverlo." Loro non scrivono voi fate girare.
Da http://www.peacelink.it/mosaico/a/32076.html
Valete voi che potete, quelli de L'Aquila, pare, non possono mica
Claudio
Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti,
per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del
2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno
ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa
terremoto. Il decoder Sky giace schiacciato sotto il peso di una
parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà
presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede
se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città,
ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta
affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che
scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il
groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di
nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi. Ed io lo
faccio. Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non
posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri
ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire.
Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci
sono neanche per aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal
primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se
non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle
case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti.
Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno
stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di
retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma
restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato
non versa ai cittadini senza casa, che si gestiscono da soli, ben
ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili
che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti
sono triplicati. Senza nessun controllo. Che io pago, in un paesino di
cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un appartamento in via
Giulia, a Roma. La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi
quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la
vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza
neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono
stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le
racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle
scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore. E
lei mi risponde, con la voce che le trema. "Non è possibile che non si
sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i
giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono
scriverlo." Loro non scrivono voi fate girare.
Da http://www.peacelink.it/mosaico/a/32076.html
Valete voi che potete, quelli de L'Aquila, pare, non possono mica
Claudio
martedì 6 luglio 2010
C U B A
venerdì 2 luglio 2010
Basta con questo leader...
Se prima qualcuno aveva dei dubbi, ormai è evidente per tutti.
Bisogna cambiare chi ci guida.
Con un leader arrogante non si puo' andare avanti.
Con un leader che non tiene conto delle valutazioni altrui, ma solo delle proprie, è chiaro che si puo' andare solo male.
L'Italia va sempre peggio ed è chiaro per tutti.
E' l'ora di cambiare leader.
Basta con Lippi.
Valete
Roberto
Bisogna cambiare chi ci guida.
Con un leader arrogante non si puo' andare avanti.
Con un leader che non tiene conto delle valutazioni altrui, ma solo delle proprie, è chiaro che si puo' andare solo male.
L'Italia va sempre peggio ed è chiaro per tutti.
E' l'ora di cambiare leader.
Basta con Lippi.
Valete
Roberto
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